Pontedera, il Romito ha un nuovo parroco: Don Jan Jurczykowski

Il Romito accoglie con gioia un nuovo parroco, Don Jan Jurczykowski, che si è ufficialmente insediato ieri con una cerimonia religiosa presso la chiesa di Santa Maria. Alla celebrazione hanno preso parte anche rappresentanti dell’Amministrazione Comunale, tra cui l’assessore Mattia Belli, il presidente del Consiglio Marco Salvadori e la consigliera Giovanna Caridi, che hanno voluto partecipare a questo momento di festa e comunità.

La funzione religiosa è stata officiata dall’arcivescovo di Pisa, Giovanni Paolo Benotto, che ha presieduto la messa in un clima di raccoglimento e spiritualità, con la partecipazione di numerosi fedeli che hanno accolto con affetto il nuovo parroco, pronto a guidare la comunità del Romito con dedizione e impegno.

Don Jan Jurczykowski, originario della Polonia, è stato ordinato sacerdote nel 1987. Nel 1988 ha scelto di entrare a far parte della Diocesi pisana, dove ha ricoperto numerosi incarichi pastorali, accumulando una vasta esperienza al servizio della Chiesa e della comunità. La sua nomina a parroco del Romito segna un nuovo capitolo per la parrocchia, che può contare sulla sua esperienza e sulla sua capacità di essere un punto di riferimento spirituale e pastorale per tutti.

L’arrivo di Don Jan è stato accolto con entusiasmo dalla comunità locale, che vede in lui una figura di rinnovamento e speranza. La celebrazione di ieri ha rappresentato un importante momento di condivisione, durante il quale la comunità ha potuto rinnovare la propria fede e il proprio impegno nel cammino spirituale, sotto la guida del nuovo parroco.

Con l’insediamento di Don Jan Jurczykowski, la parrocchia del Romito è pronta ad affrontare nuove sfide, rafforzando il legame tra la fede e la vita quotidiana della comunità. La speranza è che, sotto la sua guida, la parrocchia possa continuare a crescere e a vivere momenti di grande spiritualità e solidarietà.

Nella foto di gruppo, da sinistra, Caridi, Salvadori, Belli, Jurczykowski, Benotto, il vicequestore Fezza e l’assistente capo Cecchetti