Physical Address
304 North Cardinal St.
Dorchester Center, MA 02124
Physical Address
304 North Cardinal St.
Dorchester Center, MA 02124
Torna, arricchito, il ciclo di incontri Memorie dal sottosuolo a Montecatini Val di Cecina (PI).
Nella Sala Calderai della località La Miniera è tutto pronto per il primo dei due fine settimana dedicati a iniziative che possono essere definite come gli stati generali delle miniere in Italia e che godono del patrocinio del Comune di Montecatini Val di Cecina e del Ministero della Cultura, del contributo del Pnrr e sono organizzate dalla cooperativa Itinera in collaborazione con l’Università degli Studi di Firenze (Dipartimento di Scienze della Terra).
Il 16 e 17 novembre e il 30 novembre e il 1° dicembre si parlerà della storia della miniera di Camporciano, che è stata la più grande miniera di rame d’Europa attiva fino al 1902, e dello sviluppo integrato del territorio, tra l’impegno delle istituzioni e quello delle realtà locali, tra esperienze a confronto e turismo rispettoso dell’ambiente, dei luoghi e delle comunità. I fine settimana dedicati gli eventi saranno anticipati, venerdì 15 novembre, da una giornata speciale dedicata alle visite didattiche alla miniera e al parco dedicate alle scuole di Montecatini Val di Cecina.
Sabato 16 novembre, dopo i saluti istituzionali da parte del sindaco di Montecatini Val di Cecina Francesco Auriemma, dell’assessore alla cultura David Querci, del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, della responsabile direzione Beni, istituzioni, attività culturali e sport della Regione Toscana Elena Pianea, del direttore di Anci Toscana Simone Gheri e del presidente della Provincia di Pisa Massimiliano Angori, spazio al programma della giornata, La miniera di Montecatini Val di Cecina: una miniera di storia, coordinato da Barbara Falorni della cooperativa Itinera. Ecco tutti gli interventi della giornata:
– Vincenzo Palleschi, ICCOM-CNR – Il rame di Montecatini, il rame degli etruschi?
– Alessandro Lenzi, associazione Amici della natura Rosignano – Museo di Storia Naturale di Rosignano – Montecatini Val di Cecina e la sua miniera: storia di un giacimento
– Eleonora Sandrelli, MAEC Cortona – Le vie del rame nel Mediterraneo antico: miti, leggende e realtà
– David Querci, Comune di Montecatini Val di Cecina – La Seconda Rivoluzione Industriale a Montecatini val di Cecina: aspetti sociali e di costume
– Andrea Trafeli e Luz Stella Peña, Cooperativa Itinera – La Miniera di Montecatini Val di Cecina: Storie di vita tra luce e ombra
– Sergio Piane, Alkedo Produzioni – Nuove tecnologie audiovisive per raccontare la storia di un territorio. Il caso di Montecatini Val di Cecina
– Marco Leone, cooperativa Itinera – Insegnare le scienze della terra: dai musei alla didattica della Miniera di Montecatini Val di Cecina
– Centro Artistico Il Grattacielo – Testimonianze dal profondo: letture dalla Miniera di Montecatini Val di Cecinaa cura dell’attore Sandro Andreini
Domenica 17 novembre, infine, spazio alle visite guidate e al teatro. Alle 10, con prenotazione obbligatoria, sarà possibile visitare gratuitamente il parco e la discenderia della miniera a cura dello staff (2 ore la durata prevista). Alle 12 sarà possibile scoprire il parco, sempre grazie allo staff della miniera. Anche in questo caso prenotazione obbligatoria, per una durata di circa 1 ora e 15 minuti. Chiude la giornata l’appuntamento dedicato al teatro alle 15.30: A spasso in miniera è il titolo della performance teatrale guidata alla scoperta di personaggi, aneddoti e curiosità che hanno caratterizzato la storia della miniera. Anche questo evento è gratuito con prenotazione e fa parte di Degustibus, festival culturale ed enogastronomico promosso dal Comune di Montecatini Val di Cecina e gestito e coordinato dal Centro Artistico Il Grattacielo APS in collaborazione con la cooperativa Itinera.
L’ultimo fine settimana del ciclo Memorie dal sottosuolo si dividerà così: sabato 30 novembre un confronto fra le varie esperienze appartenenti alla Rete Mineraria Italiana, mentre domenica 1° dicembre altri appuntamenti con le visite guidate gratuite al parco e alla discenderia, alle 10 e alle 12. Il programma completo di sabato a partire dalle 10.30:
– Agata Patanè, ReMi-ISPRA – La Rete Nazionale Mineraria ReMi-ISPRA, risultati e problemi aperti
– Dario Milani, Parco Minerario Cortabbio di Primaluna – La formazione delle guide minerarie: obiettivi, metodi, dinamiche e sicurezza
– Armin Torggler ed Elisa Trenti, Landesmuseum Bergbau Südtirol Museo provinciale miniere Alto Adige – La miniera di rame di Predoi: cenni storici, peculiarità, prospettive
– Giancarlo Lari, geologo – La Miniera di rame di Montevaso: aspetti storici e geologico-minerari
– Patrizia Greci, associazione culturale La Miniera ODV Gabriele Costantini, Happennines Soc.Coop, Parco Archeominerario e Museo della Miniera di Zolfo di Cabernardi – La Miniera di Zolfo di Cabernardi: tra storia e nuovi orizzonti
– Fabrizio Atzori, Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna – Prospettive di tutela e valorizzazione. Il percorso di rigenerazione urbana e culturale
– Debora Brocchini, Parchi Val di Cornia S.p.A. – Sicurezza e accessibilità dei siti minerari storici: azioni e monitoraggi nelle miniere e nelle cave del Parco archeominerario di San Silvestro
– Giovanni Pratesi, Università degli Studi di Firenze, Dipartimento di Scienze della Terra – Il faro non è una convenzione: il museo come valore identitario
– Paola Vannucchi, Università degli Studi di Firenze, Dipartimento di Scienze della Terra – Ofioliti e mineralizzazioni connesse
– Simone Vezzoni, CNR, Istituto di Geoscienze e Georisorse – Ruolo e prospettive della Toscana per le materie prime critiche
Cooperativa Itinera
La cooperativa Itinera nasce a Livorno nel 1996 da un progetto di marketing dei beni culturali. A quest’idea l’impresa è cresciuta e sviluppata. Attualmente la coop lavora in tutta la Toscana, conta circa 200 soci e lavoratori e realizza servizi culturali di gestione, promozione, organizzazione e assistenza di iniziative culturali, spettacolari e turistico-culturali, in particolare nei settori di gestione di strutture museali, progettazione e cura di attività didattiche, editoria, organizzazione e promozione di eventi, gestione servizi turistico-culturali e gestione bibliotecaria, catalogazione, archivistica. Dal 1998 fa parte di Legacoop.
La miniera di Caporciano e il Museo delle Miniere
La miniera di rame Caporciano, vicina al borgo di Montecatini Val di Cecina, in provincia di Pisa, è una delle più antiche e famose miniere di rame d’Italia. È stata attiva, anche se non ininterrottamente, dall’epoca etrusca fino al 1902. Le prime notizie sul suo sfruttamento risalgono al 1469, anno in cui furono affidate le ricerche all’orefice fiorentino Bartolomeo di Agostino. Nel 1636, dopo la peste, che sei anni prima aveva portato al blocco delle attività, fu tentata una ripresa delle attività ma i lavori furono interrotti da una importante frana. Nel XIX secolo è stata la miniera di rame più grande d’Europa e ha dato il nome alla Montecatini s.p.a., che dopo la fusione con Edison, diventò il colosso chimico minerario Montedison. Nuova vita viene data a partire dall’iniziativa della Società d’industria mineraria del 1827: negli anni successivi l’estrazione fu così florida che il rame veniva esportato anche in Inghilterra. Il giacimento era suddiviso in due grossi corpi definiti il “Filone Rosso” e il “Filone Bianco”, il più ricco. Nel 1902 la miniera, considerata non più produttiva, fu chiusa. Nel 2001 inizia il di restauro finanziato dalla Comunità Europea, dalla provincia di Pisa e dal Comune di Montecatini Val di Cecina. Nel 2003 nasce il Museo delle Miniere, che documenta l’attività che tra il 1827 e il 1902 fece della miniera la più ricca d’Europa. Dei dieci piani di gallerie su cui si articolava la miniera, solo i più superficiali sono attualmente visitabili.
Le risorse che Montecatini Val di Cecina si è aggiudicato nel 2023 tramite il bando Pnrr sono dedicate ad azioni e interventi volti a valorizzare l’identità culturale del territorio rappresentata dall’area archeologica della miniera di rame. Il progetto mira a creare azioni di rivitalizzazione del borgo di Montecatini Val di Cecina, attraverso un rafforzamento del senso di appartenenza della comunità locale e la valorizzazione dell’identità culturale ed economica del territorio. La maggior parte delle azioni riguarda l’area archeologica della miniera; molta attenzione è stata dedicata ai valori sociali della comunità come risorse fondamentali per potere creare e garantire il progetto, con azioni specifiche di aggregazione sociale e di formazione.