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Pisa, Scuola Normale: inaugurazione dell’anno accademico

Vocazione internazionale, allargamento dell’offerta formativa e sguardo al territorio con moltissime iniziative legate alla salvaguardia del patrimonio artistico. La Normale ha inaugurato il proprio accademico 2024-2025 venerdì scorso, 18 ottobre, 214° anno dalla fondazione, nella Sala Azzurra del Palazzo della Carovana, a Pisa. Lo ha fatto con una cerimonia che ha visto il professor Luigi Ambrosio, il cui mandato di Direttore si conclude a maggio, tenere la tradizionale prolusione di inizio anno accademico, che ha toccato molti punti riguardanti didattica, ricerca, terza missione, rivendicando con orgoglio il proprio metodo di governo in tutte le decisioni prese in questi anni, anche le più difficili, improntato al dialogo e alla condivisione delle scelte.

Ambrosio ha anche parlato della situazione del sistema universitario nazionale, alla luce del recente decreto per la ripartizione statale del finanziamento ordinario alle università: «se da un lato noi Rettori abbiamo la responsabilità di far usare al meglio i fondi che ci vengono assegnati, altrettanta responsabilità sentiamo nel dover segnalare all’opinione pubblica il sottofinanziamento dell’università. Certo, il PNRR ha portato nuove e anche ingenti risorse, ma non dimentichiamo che queste risorse, tolte le infrastrutture, servono per formare e non per assumere capitale umano. Il tavolo ministeriale che coordinai nel 2022 era proprio nato nella consapevolezza che vi dovessero essere graduali interventi per valorizzare questo investimento, anche alla luce del fatto che entro i prossimi 3 anni circa il 10% dei professori ordinari e associati andrà in pensione. Constatiamo in questi giorni una riduzione significativa del fondo di funzionamento ordinario, dovuta a una diversa organizzazione delle voci che compongono tale fondo e al mancato recupero degli incrementi stipendiali (recupero che è invece automatico per altri comparti della pubblica amministrazione)».

Internazionalizzazione e finanziamenti

La Scuola normale conferma la propria vocazione internazionale, grazie ai numerosi accordi di scambio e di ricerca con tantissime università di tutto il mondo e centri di ricerca e alle performance che riesce ad avere anche cogliendo le possibilità di finanziamento europeo, in particolare nella ricerca di base, che interessa la maggior parte delle aree di ricerca della Normale. «Per esempio, i bandi di ricerca dell’European Research Council, nati nel 2007 e in assoluto quelli più competitivi, hanno portato alla Scuola 20 progetti, di cui 9 tuttora in corso. Un numero significativo, se rapportato alle dimensioni contenute della Normale», dimensioni che non le hanno impedito del resto di essere recentemente valutata seconda migliore università italiana nella classifica internazionale Times Higher Education. La Normale ha saputo cogliere opportunità in ambito PNRR, grazie anche alla rete delle scuole superiori a ordinamento speciale che Ambrosio ha appoggiato con convinzione.

Allargamento dell’offerta didattica

Il Direttore della Normale ha ricordato inoltre i nuovi ingressi di professori, che ampliano l’offerta didattica e di ricerca della Normale, in particolare con la Storia delle religioni per la Classe di Lettere e Filosofia, con la chiamata di Corinne Bonnet e, per la Classe di Scienze, con quella di Giovanni Losurdo, uno dei protagonisti dello sviluppo del rivelatore di onde gravitazionali Virgo,e ancora con il professore associato Guilherme Leite Pimentel studioso della fisica delle interazioni fondamentali e dei primi vagiti dell’universo. La Scuola con questi nuovi docenti arriva in questo momento a 34 professori ordinari e 32 associati. Inoltre è stata resa più agile la procedura per far sì che studenti di altre università, in primis quella di Pisa, possano assistere alle lezioni della Normale, su richiesta motivata e consenso dei professori. Lo scorso anno accademico hanno usufruito di questa possibilità oltre 300 ragazze e ragazzi.

Nuovi spazi

Gli interventi a Pisa toccano i collegi Fermi e Carducci, il Palazzo della Canonica in piazza, dei Cavalieri concesso dalla Regione Toscana, il completamento del risanamento del Compendio San Silvestro, che ospita il laboratorio di nanotecnologia NEST e che ha ricevuto di recente un importante finanziamento ministeriale. A Firenze, è imminente l’inaugurazione dei nuovi spazi della Classe di Scienze Politico Sociali nel Palazzo Vegni, in condivisione con l’Università e il Comune di Firenze, pur restando centrale la sede in Palazzo Strozzi.

Terza Missione

Molte le iniziative di terza missione legate al patrimonio artistico. «Ringrazio tutti gli enti i cui edifici insistono sulla Piazza, l’Università di Pisa, l’Istituzione dei Cavalieri di Santo Stefano, la Parrocchia di San Sisto e il Demanio, per la loro collaborazione al progetto sulla valorizzazione di Piazza dei Cavalieri coordinato da Lucia Simonato e finanziato dalla Fondazione Pisa, che prevede un portale web ricco di schede storico artistiche sugli edifici della Piazza e che contempla per la prima volta la possibilità da parte di cittadini e turisti di prenotare ingressi nei Palazzi accompagnati dai nostri allievi di storia dell’arte. La nostra professoressa Giulia Ammannati ha collaborato inoltre con l’Opera della Primaziale Pisana per la mostra “La Torre allo Specchio” e ha contribuito quest’anno alla realizzazione della mostra “La Torre della Fame”, diventata una importante tappa dei turisti da e verso Piazza dei Miracoli, con centinaia di visite giornaliere».