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Nonostante i contributi regionali, il Corpo di Polizia Provinciale è debole, sotto organico e vicino al collasso. Questo quanto rilevato dai consiglieri del gruppo “Insieme per la Provincia di Pisa” che a metà luglio, a firma del consigliere Serena Sbrana di Fratelli d’Italia, aveva già presentato una interpellanza al Presidente della Provincia di Pisa per conoscere come l’Ente avesse utilizzato le risorse annuali (circa 420.000 euro) che la Regione Toscana invia per il rafforzamento delle funzioni della Polizia Provinciale.
Infatti, come conseguenza della Riforma Delrio del 2014 che ha ridotto le competenze delle Province Italiane, questi enti hanno subito una grave riduzione del personale impiegato. Nel 2019 in virtu’ della Legge Regionale Toscana 70/2019 le Province Toscane hanno cominciato a percepire un contributo regionale (calcolato su vari fattori, tra cui l’estensione territoriale) al fine di rafforzare le funzioni della Polizia Provinciale, specialmente in materia di vigilanza ittico-venatoria e controllo dei danni prodotti dalla fauna selvatica all’agricoltura. Nonostante dal 2019 ad oggi il contributo regionale abbia portato a significativi miglioramenti delle condizioni delle Polizie Provinciali Toscane, con potenziamenti dell’organico e delle dotazioni in tutte le altre Provincie, a Pisa la situazione è rimasta stagnante, con un numero di Poliziotti sotto organico, risorse insufficienti ed equipaggiamenti spesso vetusti. “Basta osservare la differenza numerica con la limitrofa Provincia di Livorno: pur avendo una superficie territoriale pari alla metà di quella della Provincia di Pisa ha un numero di Agenti di Polizia Provinciale doppio rispetto a noi (20 contro i nostri attuali 10)” fa sapere il consigliere Serena Sbrana che sottolinea: “della questione si sono interessati nel corso dell’anno anche la S.I.L.Po.L., Sindacato di categoria della Polizia Locale, e la maggioranza delle Associazioni Venatorie territoriali della Provincia che hanno anche scritto lettere congiunte al Presidente della Provincia chiedendo un significativo potenziamento dell’organico e delle dotazioni della Polizia Provinciale al fine di contrastare il crescente fenomeno del bracconaggio e la percezione di “assenza di controlli sul territorio”.
“Nonostante le richieste dei cittadini, delle associazioni e dei sindacati” – prosegue il consigliere Sbrana – “non vi sono state aperture da parte dell’attuale Amministrazione, che dal 2019 al 2023 ha ricevuto dalla Regione quasi 2 milioni di euro destinati al rafforzamento delle funzioni della Polizia Provinciale. Corpo i cui numeri in organico sono rimasti identici dal 2019 ad oggi, 12 posti, di cui 2 vacanti e non ancora rimpiazzati da oltre 1 anno”.
“Alla nostra interpellanza la Provincia ha risposto indicando come sono state impiegate le somme ricevute dalla Regione” – conclude la Sbrana – “ma ciò a nostro parere, è stato fatto in modo incompleto e insoddisfacente e non dà neppure una risposta concreta ed adeguata alle Associazioni Venatorie ed agli Agenti ed Ufficiali del Corpo di Polizia Provinciale.”