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Di seguito le dichiarazioni dei consiglieri comunali Paolo Martinelli, Gianluca Gionfriddo ed Emilia Lacroce in merito al voto contrario allo spostamento del mercato di Marina di Pisa dal Lungomare a Piazza Viviani.
Siamo contrari al metodo adottato per lo spostamento del mercato di Marina dal Lungomare a Piazza Viviani. Nel merito non è possibile neanche pronunciarsi, dato che non esiste un progetto su cui aprire un confronto. Ecco perché abbiamo votato contro alla mozione della lista Pisa al Centro, emendata dalla Lega in Consiglio Comunale.
Nel metodo siamo alle solite: l’Amministrazione Conti impone decisioni a maggioranza senza discuterne, senza partecipazione, senza confrontarsi in modo aperto ed istituzionale con cittadini, commercianti e associazioni di categoria. Bypassate anche la commissione consiliare competente e i tavoli di confronto sul Piano del commercio. Si tratta dell’ennesimo blitz. La proposta era già apparsa mesi fa sui giornali e prevede il tavolo di concertazione con le associazioni di categoria soltanto dopo spostamento del mercato, per monitorare l’esito della sperimentazione. Solo dopo le molte reazioni allarmate, tra cui le nostre, la Lega ha fatto inserire ieri in aula un vago emendamento, che fa riferimento a una concertazione preventiva con le associazioni di categoria anche mediante confronto in 3a commissione.
È un modo di governare arrogante che sta facendo molti danni. Prima di approvare un atto di indirizzo di questo tipo, la Giunta dovrebbe usare gli strumenti che ha per attivare un confronto e fare approfondimenti e studi oggettivi.
Non possiamo che pronunciarci anche contro il merito della proposta, perché è impossibile assumere una decisione del genere senza un progetto vero, senza uno studio o dei dati previsionali o un’idea del numero delle postazioni che verrebbero assegnate e con quali criteri. Servirebbe attenzione, trattandosi di una scelta delicata che comporta conseguenze dirette sul lavoro delle persone. Muoversi in modo estemporaneo senza dati e condivisione a supporto, acuisce le fratture tra interessi diversi e contrapposti, che invece avrebbero necessità di essere accompagnati verso una sintesi e verso scelte ragionate da parte di chi governa la città. Continuiamo a esprimere preoccupazione per questa totale mancanza di dialogo e di ascolto da parte della giunta Conti e delle forze della sua maggioranza, a partire da coloro che, definendosi “civici”, impongono scelte dall’alto.