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La giunta comunale ha approvato i criteri per la concessione di ristori in favore delle attività commerciali e artigianali danneggiate dalle violente mareggiate del novembre e dicembre scorso a Marina di Pisa.
Nelle prossime settimane sarà pubblicato l’avviso pubblico per presentare le domande e, in seguito, sarà predisposta la graduatoria degli aventi diritto sulla base delle domande ricevute. Per i ristori, nel giugno scorso una variazione di bilancio aveva stanziato la cifra di 30mila euro.
«È un aiuto concreto per quelle aziende che hanno subito danni dal maltempo dell’inverno scorso. Nell’immediatezza degli eventi avevamo deciso il posticipo della scadenza della seconda rata della Tari al 15 aprile per le utenze domestiche e non domestiche. Ma nell’assembla pubblica avevo garantito anche un ristoro per le attività commerciali e artigianali – spiega il sindaco di Pisa Michele Conti -. Purtroppo, ogni anno, e anche in questi giorni in Emilia Romagna, assistiamo a fenomeni metereologici in grado di arrecare danni sempre più gravi a cittadini e imprese ed è necessario un grande sforzo di concertazione tra istituzioni per una gestione del territorio sempre più attenta a prevenire certi fenomeni e garantire una manutenzione ordinaria e sempre efficiente di fiumi, fossi, reticolo idrico minore».
In merito ai criteri individuati è stato stabilito che il ristoro dovrà essere quantificato nella misura massima del 50% del canone di occupazione di spazi e aree pubbliche (canone patrimoniale) versato nel 2023 dal richiedente che avrà subìto una interruzione o riduzione dell’attività ordinaria a seguito delle mareggiate. Lo stesso richiedente deve, inoltre, risultare titolare di concessione per occupazione permanente per l’intero anno 2023 oppure per occupazione temporanea che interessi almeno il periodo novembre/dicembre 2023 e deve essere in regola con i pagamenti dei canoni al momento della presentazione dell’istanza.
Qualora la somma complessiva dei ristori risultasse superiore alla cifra stanziata, i ristori saranno proporzionalmente ridotti, mentre eventuali residui verranno ridistribuiti proporzionalmente in relazione allo stanziamento disponibile e alle istanze ammesse a contributo.