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Su Volterra le azioni messe in atto per garantire un’assistenza di qualità alla popolazione sono molte, sia strutturali sia organizzative e i risultati lo confermano. Al di là delle polemiche a mezzo stampa è importante fare il punto per tranquillizzare la cittadinanza sul fatto che l’ospedale di Volterra è in sicurezza e che è nostra intenzione continuare ad investire sul territorio, che già ad oggi vede servizi di eccellenza. Infatti, in questi ultimi anni gli investimenti nella sanità volterrana sono stati numerosi. I dati di attività confermano il trend positivo, questo grazie anche alla disponibilità degli operatori sanitari a partecipare alla rete costruita con gli ospedali più grandi.
Andando con ordine. Il pronto soccorso è stato ristrutturato con un conseguente miglioramento degli spazi e dei percorsi assistenziali. Soprattutto, grazie alla professionalità e all’impegno dei nostri operatori è stato costituito lo stroke team che, attraverso la fibrinolisi endovenosa, assicura la presa in carico dei pazienti con ICTUS acuto, due pazienti già trattati con esito positivo. Sempre per quanto riguarda l’emergenza e urgenza, al pronto soccorso è sempre presente un’automedica, sede di partenza. Inoltre, da marzo del 2021, un anestesista rianimatore e un internista assicurano l’assistenza sulle 24 ore sia nei giorni feriali, sia nei festivi.
La radiodiagnostica, punto di forza dell’Alta Val di Cecina, ha registrato un aumento del 3% rispetto al 2022 e dell’8% se prendiamo in considerazione il 2019. Infatti le prestazioni effettuate erano 36.107 nel 2019, 37.696 nel 2022 e 38.985 nel 2023, quindi in continua crescita, un dato che fa di Volterra un punto di riferimento non solo per l’Alta val di Cecina ma anche per la Val di Cornia e la Valdera anche grazie alla strumentazione di ultima generazione. E’ recente, infatti, l’installazione della nuova TAC, un apparecchio che ha portato significativi benefici sia per i pazienti, sia per gli operatori perché garantisce maggiore celerità ed efficacia nell’attività programmata e di pronto soccorso, sia perché assicura la riduzione della quantità di radiazioni ionizzanti erogate al paziente.
Buona l’attività chirurgica. Grazie alla possibilità di fare rete con gli altri presidi e alla disponibilità dei medici, si è potuto investire sul blocco operatorio, infatti gli interventi sono aumentati, in particolare in ortopedia, del 21% rispetto al 2019 (anno pre covid). Mentre per quanto riguarda l’attività ginecologica i dati evidenziano che solo il 58% delle utenti residenti in Alta Val di Cecina si rivolge al servizio che è attivo per l’intera giornata dal lunedì al venerdì e il sabato mattina. Mentre l’attività pediatrica ospedaliera non ha raggiunto gli stessi risultati (pochi accessi in un anno, una media di 1 accesso al giorno) nonostante l’offerta di prestazioni, anche specialistiche, copra cinque giorni alla settimana.
I dati di attività, in continuo miglioramento, non riguardano solamente l’ospedale ma anche il territorio, il consultorio ne è un esempio virtuoso anche perché il servizio copre tutto il territorio capillarmente e può contare su un’equipe di professionisti (ginecologo, ostetrica, psicologo e assistente sociale) motivati e preparati. Infatti, in Alta val di Cecina il tasso di accesso al consultorio è il più alto della ASL Toscana nord ovest (5.293 accessi – 5.636 prestazioni – 2.459 utenti). Molto alto è anche il numero di giovani che si rivolgono ai servizi consultoriali. Per quanto concerne la pediatria di famiglia sono presenti due pediatri con convenzione a tempo indeterminato che assistono i piccoli pazienti. Non dimentichiamo che a Volterra sono attivi gli infermieri di famiglia, 18 posti di cure intermedie che coprono il fabbisogno anche di altre zone distretto, in particolare di Cecina e Livorno e 2 letti di hospice. Inoltre, non ci sono liste di attesa per i servizi dedicati alle persone anziane e non autosufficienti.
Infine gli investimenti strutturali. Sono partiti i lavori per oltre 7 milioni di euro per il miglioramento sismico dell’ospedale, lavori che secondo le previsioni si concluderanno entro l’estate del 2026. Si tratta di tre cantieri che interesseranno sia il fabbricato ospedaliero, sia l’edificio denominato “Cisalpino”, ed è in fase di realizzane anche la Casa di Comunità i cui fondi sono legati al PNRR, la fine dell’intervento è stato programmato entro la metà del 2026 per un costo di 3,2 milioni ed attiva la Centrale Operativa Territoriale, anch’essa finanziata dal Pnrr con 173mila euro.
Ovviamente rimangono ancora aspetti da migliorare ma l’impegno della Regione Toscana e della ASL, nonostante la ormai nota carenza di medici e comunque un aumento complessivo di 10 unità di personale rispetto al 2023, è stato e va nella direzione di un potenziamento dei servizi essenziali.