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“La Collina delle Fiabe” scalda i motori: sale l’attesa per il festival di arte contemporanea ‘chiamato’ a invadere il borgo di Riparbella. I sei big della street art nazionale e internazionale sono pronti a imbracciare i colori e a raccontarsi alla popolazione con una serie di incontri con gli artisti aperti a tutti, a partire da giovedì 19 settembre e fino al 6 ottobre, giorno della festa di inaugurazione.
Ogni artista avrà il suo muro per creare: Moneyless, Daniel Munoz, Zed 1, Giò Pistone, la coppia Zosen Bandido e Mina Hamada. A loro il compito di rendere concreto e visibile il concetto di rigenerazione urbana attraverso l’arte, progetto voluto e promosso dal Comune di Riparbella e realizzato grazie all’associazione Start ATTITUDE e alla curatela di Gian Guido Grassi. Il progetto si arricchisce con la partecipazione delle scuole elementari e un laboratorio didattico rivolto ai più piccoli abitanti del borgo che contribuiranno a questa ondata di colore dipingendo il muro di cinta all’ingresso della loro scuola.
In queste settimane gli artisti saranno a lavoro nei vari angoli di Riparbella: Piazza Baldasserini, Piazza Borgo di Sotto, Piazza Giacomo Matteotti e Piazza Marconi (facciata secondaria ex scuola). E ci sarà anche modo di conoscerli da vicino, in uno scambio proficuo tra chi crea e chi fruisce, tra arte e natura, tra arte e comunità.
Il primo incontro con l’artista è in programma giovedì 19 settembre, alle 18, in piazza Marconi (palestra). Il protagonista sarà Moneyless (Teo Pirisi).
L’artista – Nato a Milano nel 1980 e cresciuto a Lucca, fin da ragazzo approda alle prime esperienze espressive e al graffitismo, si diploma all’Accademia di belle arti di Carrara in Multimedia con la specializzazione in Comunicazione Design all’Isia di Firenze; pioniere del muralismo astratto in Italia, Moneyless ha indagato tecniche e materiali differenti (pitture su muro, legno, lastre e tela, disegni su carta, sculture in metallo o legno, installazioni con corde…) e oggi è tra i più importanti artisti urbani internazionali con opere esposte in contesti prestigiosi di tutto il mondo siano essi spazi pubblici, musei, collezioni e gallerie. Partito dallo studio del minimalismo e della geometria, nel tempo ha sviluppato uno stile unico in grado di trasferire un’immediata percezione cinetica rilevatrice dell’intimo mistero della materia secondo l’assioma «ubi materia ibi geometria» (Keplero).
Venerdì 20, alle ore 21, in piazza Matteotti (bar) sarà possibile conoscere Daniel Munoz, stessa sede ma alle ore 18 per l’incontro con Giò Pistone fissato per sabato 21.
E ancora: domenica 22 in piazza Borgo di Sotto incontro con Zed 1 (ore 18) e domenica 28 settembre, in piazza Baldisserini, Zosen Bandido e Mina Hamada.
Gran finale sabato 5 (con il tour delle cantine Caiarossa, La Cava, Prima Pietra, Colline Albelle, Quercialuce che ospiteranno installazioni e offriranno degustazioni) e domenica 6 ottobre con la giornata di festa, organizzata dalla Proloco, che coinvolgerà tutte le ‘bellezze’ di Riparbella: gli artisti ma anche le cantine del territorio con i loro vini. E poi cibo della tradizione, musica e intrattenimento.
Il curatore Gian Guido Grassi:
“Riparbella è un luogo straordinario… sono arrivato qua nel 2018 e, attraverso gli occhi del Sindaco Salvatore Neri e del Vicesindaco Monica Marraffa, mi sono innamorato di questo luogo solare che è unico in Toscana perché unisce il nostro paesaggio iconico, celebre per le sue colline coltivate con olivo e vite, alla costa e al mare. Gli artisti invitati cercheranno, attraverso immagini e la pittura murale, di coglierne l’essenza e raccontarne le radici e l’anima… proprio per questo ho chiesto a tutti loro di arrivare qua senza una bozza definitiva e di dedicare i primi giorni a una residenza in cui avranno modo di esplorare il territorio e fare degli incontri con la comunità. A Riparbella stiamo dando avvio al più esteso progetto di rigenerazione attraverso l’arte pubblica e partecipata che coinvolga un paese di queste dimensioni in Toscana”.
“La Collina delle Fiabe” scalda i motori: sale l’attesa per il festival di arte contemporanea ‘chiamato’ a invadere il borgo di Riparbella. I sei big della street art nazionale e internazionale sono pronti a imbracciare i colori e a raccontarsi alla popolazione con una serie di incontri con gli artisti aperti a tutti, a partire da giovedì 19 settembre e fino al 6 ottobre, giorno della festa di inaugurazione.
Ogni artista avrà il suo muro per creare: Moneyless, Daniel Munoz, Zed 1, Giò Pistone, la coppia Zosen Bandido e Mina Hamada. A loro il compito di rendere concreto e visibile il concetto di rigenerazione urbana attraverso l’arte, progetto voluto e promosso dal Comune di Riparbella e realizzato grazie all’associazione Start ATTITUDE e alla curatela di Gian Guido Grassi. Il progetto si arricchisce con la partecipazione delle scuole elementari e un laboratorio didattico rivolto ai più piccoli abitanti del borgo che contribuiranno a questa ondata di colore dipingendo il muro di cinta all’ingresso della loro scuola.
In queste settimane gli artisti saranno a lavoro nei vari angoli di Riparbella: Piazza Baldasserini, Piazza Borgo di Sotto, Piazza Giacomo Matteotti e Piazza Marconi (facciata secondaria ex scuola). E ci sarà anche modo di conoscerli da vicino, in uno scambio proficuo tra chi crea e chi fruisce, tra arte e natura, tra arte e comunità.
Il primo incontro con l’artista è in programma giovedì 19 settembre, alle 18, in piazza Marconi (palestra). Il protagonista sarà Moneyless (Teo Pirisi).
L’artista – Nato a Milano nel 1980 e cresciuto a Lucca, fin da ragazzo approda alle prime esperienze espressive e al graffitismo, si diploma all’Accademia di belle arti di Carrara in Multimedia con la specializzazione in Comunicazione Design all’Isia di Firenze; pioniere del muralismo astratto in Italia, Moneyless ha indagato tecniche e materiali differenti (pitture su muro, legno, lastre e tela, disegni su carta, sculture in metallo o legno, installazioni con corde…) e oggi è tra i più importanti artisti urbani internazionali con opere esposte in contesti prestigiosi di tutto il mondo siano essi spazi pubblici, musei, collezioni e gallerie. Partito dallo studio del minimalismo e della geometria, nel tempo ha sviluppato uno stile unico in grado di trasferire un’immediata percezione cinetica rilevatrice dell’intimo mistero della materia secondo l’assioma «ubi materia ibi geometria» (Keplero).
Venerdì 20, alle ore 21, in piazza Matteotti (bar) sarà possibile conoscere Daniel Munoz, stessa sede ma alle ore 18 per l’incontro con Giò Pistone fissato per sabato 21.
E ancora: domenica 22 in piazza Borgo di Sotto incontro con Zed 1 (ore 18) e domenica 28 settembre, in piazza Baldisserini, Zosen Bandido e Mina Hamada.
Gran finale sabato 5 (con il tour delle cantine Caiarossa, La Cava, Prima Pietra, Colline Albelle, Quercialuce che ospiteranno installazioni e offriranno degustazioni) e domenica 6 ottobre con la giornata di festa, organizzata dalla Proloco, che coinvolgerà tutte le ‘bellezze’ di Riparbella: gli artisti ma anche le cantine del territorio con i loro vini. E poi cibo della tradizione, musica e intrattenimento.
Il curatore Gian Guido Grassi:
“Riparbella è un luogo straordinario… sono arrivato qua nel 2018 e, attraverso gli occhi del Sindaco Salvatore Neri e del Vicesindaco Monica Marraffa, mi sono innamorato di questo luogo solare che è unico in Toscana perché unisce il nostro paesaggio iconico, celebre per le sue colline coltivate con olivo e vite, alla costa e al mare. Gli artisti invitati cercheranno, attraverso immagini e la pittura murale, di coglierne l’essenza e raccontarne le radici e l’anima… proprio per questo ho chiesto a tutti loro di arrivare qua senza una bozza definitiva e di dedicare i primi giorni a una residenza in cui avranno modo di esplorare il territorio e fare degli incontri con la comunità. A Riparbella stiamo dando avvio al più esteso progetto di rigenerazione attraverso l’arte pubblica e partecipata che coinvolga un paese di queste dimensioni in Toscana”.