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Il batterista indiano fuoriclasse con l’ultimo disco “One Thought Away”, la sassofonista newyorkese con tre Grammy all’attivo e un live studio album appena uscito, l’eclettico polistrumentista italiano in omaggio alla leggenda di Amiri Baraka, insieme per una serata di grande musica
Pisa Jazz Rebirth cala gli assi, con tre artisti d’eccezione tutti in una sola notte per un appuntamento imperdibile con la grande musica. Sabato 20 luglio al Giardino Scotto di Pisa (Lungarno Fibonacci 2) il festival nato dal progetto Pisa Jazz a cura di Associazione ExWide – con la direzione artistica di Francesco Mariotti e il contributo di Fondazione Pisa, Ministero della Cultura, Regione Toscana e Comune di Pisa – partirà alle 20.45 con una line up esplosiva. Apertura affidata a un veterano della scena mondiale: il batterista indiano fuoriclasse Trilok Gurtu, col 21/mo disco “One Thought Away” fresco di pubblicazione e la promessa di un live tra assoli smaglianti e groove di profonde radici. Alle 21.30, Lakecia Benjamin (nella foto), sassofonista newyorkese pluripremiata dallo stile inconfondibile tra jazz, funk e R&B – 3 Grammy all’attivo, tra le collaborazioni Missy Elliot e Alicia Keys, canonizzata nell’Olimpo della musica dalla recente partecipazione ai Tiny Desk Concerts e al Late Show with Stephen Colbert – sul palco con “Phoenix Reimagined”, live studio album appena uscito che riprende il successo dell’ultimo lavoro, “Phoenix”, con ospiti del calibro di Angela Davis, Wayne Shorter, Dianne Reeves. Chiusura in grande con l’installazione performativa “Notes for a Speech”, fruibile in sue sessioni (a mezzanotte e a mezzanotte e mezza), firmata dall’eclettico polistrumentista Beppe Scardino e presentata in coproduzione con Festival Fabbrica Europa per rendere omaggio alla figura mitica di Amiri Baraka, scrittore, poeta, saggista, drammaturgo, musicista e attivista politico che ha influenzato enormemente sia il lavoro di giganti del jazz che molti movimenti rivoluzionari mondiali (prevendite su Ticketone, info, orari e prezzi www.pisajazz.it).
Nel corso della sua illustre carriera, il maestro e pioniere della world music Trilok Gurtu si è posto alla confluenza tra musica tradizionale indiana, jazz e funk occidentali, ritmi africani e suggestioni dal Brasile. Nato da genitori bramini indù a Mumbai, figlio della leggendaria cantante classica indiana Shobha Gurtu, inizia a suonare le tabla (percussioni indiane) all’età di sei anni. Dopo il trasferimento in Europa, nel 1976, la collaborazione col trombettista Don Cherry è solo la prima di un’infinita serie che seguirà fino ad oggi. Musicista dallo straordinario virtuosismo e dalla classe assoluta, Trilok ha attratto un’impressionante serie di artisti di livello mondiale, a cominciare da John McLaughlin – nel cui trio, Trilok si è affermato come solista – seguito da Joe Zawinul, Jan Garbarek, Bill Evans, Pharoah Sanders, Dave Holland, gli Oregon, con cui ha girato letteralmente il mondo, tutti folgorati dal suo magistrale senso del ritmo. Nel tempo Gurtu ha sviluppato un suono inconfondibile, che da metà anni ‘90 lo rende dominatore delle classifiche di popolarità tra i percussionisti, confermandolo tra i più grandi innovatori di tutti i tempi.
Il successo delle ultime uscite discografiche di Lakecia Benjamin – “Phoenix” nel 2023 e “Pursuance: The Coltranes” nel 2020 – ha fatto volare di colpo l’artista tra i nomi più celebri della scena jazz contemporanea. Oltre a ricevere apprezzamenti entusiastici da parte di testate come il New York Times, il Guardian e DownBeat, con “Phoenix” si è aggiudicata tre nomination ai Grammy e, all’inizio del 2024, è stata nominata sassofonista contralto dell’anno dalla prestigiosa Jazz Journalist Association. Ma questa stella in continua ascesa rimane, nel suo intimo, un’improvvisatrice che si esprime al meglio in performance live che fanno vibrare l’anima, e ogni volta che sale sul palco porta il suo repertorio e il suo vastissimo pubblico su nuovi piani sublimi. Il nuovo album – registrato dal vivo in studio al Bunker di Brooklyn, uno spazio dal suono eccezionale che annovera tra i suoi membri Brad Mehldau, Bang on a Can e Black Keys – riprende l’acclamato progetto “Phoenix” e aggiunge nuove canzoni combinando la magia spontanea di un LP dal vivo con l’audio nitido e cristallino che solo uno studio di classe mondiale può offrire.
In “Notes for a Speech” Beppe Scardino evoca la figura di Amiri Baraka (LeRoi Jones) – autore del noto saggio “Il Popolo del Blues” e di cui ricorre il decennale dalla scomparsa – con un’installazione a partire proprio dalla voce di Baraka. Scrittore, poeta, saggista, drammaturgo e musicista, ha pubblicato numerosi libri di poesia, saggi, racconti e dischi. Ha fondato nel 1964, la Black Arts Repertory Theatre/School (BART/S). Amiri Baraka, nato nel 1934, a Newark, New Yersey, USA, è autore di più di 40 libri di saggi, poesie, teatro e storia e critica della musica, poeta icona e attivista politico rivoluzionario che ha recitato poesia e tenuto lezioni e conferenze su temi di politica e culturali negli USA, nei Caraibi, Africa ed Europa. Le influenze sul suo lavoro variano dei giganti del jazz quali Ornette Coleman, John Coltrane, Thelonius Monk, e Sun Ra fino alla Rivoluzione Cubana, Malcolm X e i movimenti rivoluzionari mondiali.
Pisa Jazz si svolge sotto la direzione artistica di Francesco Mariotti, con il contributo di Ministero della Cultura, Fondazione Pisa, Regione Toscana, Comune di Pisa e Toscana Energia. Il festival si realizza grazie alla preziosa collaborazione di molte realtà del territorio come Teatro S.Andrea, Toscana Produzione Musica, Arno Vivo, Festival Toscano di Musica Antica, Palazzo Blu, Associazione Pisafolk, Associazione The Thing, Circolo Borderline Club, Siena Jazz – Accademia Nazionale del Jazz, l’Ente Parco Regionale di Migliarino San Rossore Massaciuccoli. Pisa Jazz opera nel circuito nazionale dell’Associazione I-Jazz, in quello europeo di Europe Jazz Network e nell’ambito del Black History Month Florence. Partner tecnico Bufalo Sound Service.
Prevendite su Ticketone
Programma completo: www.pisajazz.it
Su FB: Pisa Jazz
Su IG: @pisajazz