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Degrado e insicurezza in città: la denuncia de La Città delle Persone

Di seguito nota dei consiglieri comunali de La città delle persone Paolo Martinelli, Gianluca Gionfriddo ed Emilia Lacroce sulla situazione di degrado e insicurezza in città denunciata da cittadini e commercianti e descritta dalla stampa locale.

“Sicurezza è stata la parola chiave della prima campagna elettorale di Conti e della Lega.

Sono passati sei anni e il risultato della destra che amministra è sotto gli occhi di tutti: una città estremamente peggiorata da questo punto di vista.

Ormai ogni giorno escono notizie di cittadini e commercianti esasperati dal degrado e dall’assedio degli spacciatori, di attività che chiudono anche per la mancanza di prospettive di riqualificazione dei quartieri in cui si collocano. Abbiamo sempre sostenuto che la ricetta semplicistica del sindaco leghista sulla sicurezza, fatta solo di interventi occasionali di sorveglianza, inseguendo la cronaca, sia disastrosa. Serve a guadagnare titoli sui giornali e qualche voto nell’immediato, ma peggiora strutturalmente i problemi, perché non se ne occupa davvero, acuendo così la sfiducia dei cittadini verso le istituzioni. Abbiamo sempre respinto soluzioni semplicistiche e sostenuto che la sicurezza passa da misure complesse, oltre che da azioni di concerto con gli organi di polizia, dalla prevenzione e dal sostegno al sociale, dall’intercettazione del disagio, dalla separazione di situazioni di emarginazione dalla criminalità, da iniziative che, attraverso il coinvolgimento di operatori di strada e associazioni, rendano tutti i quartieri vivi, da interventi culturali e di sostegno alle attività commerciali per non desertificare pezzi della città. Dove c’è vuoto, emarginazione, assenza di interventi, la città si riempie di degrado e il controllo sfugge alle istituzioni. Il degrado si può e si deve prevenire e si deve stimolare il contrasto della criminalità presso gli enti preposti, ognuno nel rispetto delle proprie funzioni, laddove la situazione sia ormai sfuggita di mano.
Con l’estate la situazione è peggiorata. In una città più vuota, emergono con ancora più evidenza tutte le fragilità di una Pisa in cui lo spaccio è visibile a occhio nudo in molti vicoli, piazze e zone conosciute. Sia in alcuni quartieri periferici, sia in zone centrali come via Cattaneo, Stazione, Vettovaglie, Sapienza, Piazza dei Cavalieri e vicoli limitrofi, solo per citare alcuni esempi. Si è andati raccontando che cancellando le scritte sui muri e facendo interventi occasionali o con qualche telecamera in più avremmo avuto una città più sicura. I risultati di queste politiche sono evidenti, come è evidente l’incapacità del sindaco e della giunta di governare questi problemi. Crediamo davvero che Conti debba urgentemente riferire alla città cosa intenda fare in modo strutturale per porre un argine a questa situazione.”