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Sono partiti i lavori per la realizzazione del nuovo asilo nido a Sant’Anna, in piazza Nilde Jotti. Una struttura che andrà a completare l’offerta formativa per i più piccoli con la vicinissima scuola materna proprio dall’altro lato della strada. “Prosegue l’apertura dei cantieri basati su finanziamenti PNRR – ha detto il sindaco Michelangelo Betti –. È il segno di quanto vale l’Europa nella vita di tutti i cittadini italiani, anche se non sempre è compreso nella giusta misura. Il finanziamento per il nido di Sant’Anna dà la possibilità di realizzare un polo scolastico che accompagna i bimbi dalla nascita alla conclusione della scuola primaria. In un’area che, come amministrazione comunale, abbiamo già ampiamente riqualificato. Per le famiglie e per i ragazzi. E questo intervento in ambito scolastico si affianca alla realizzazione delle due nuove mense, una alla primaria Ciari di Cascina e una alla primaria di Titignano. Sempre con finanziamenti PNRR affiancati da risorse comunali”.
Soddisfatto di questo nuovo cantiere aperto anche il vicesindaco Cristiano Masi, che ha la delega ai lavori pubblici. “È partito anche il cantiere per la realizzazione del nuovo asilo nido a Sant’Anna – ha aggiunto –. Come tutti gli altri progetti finanziati con il Pnrr, i lavori dovranno esser conclusi entro marzo 2026: il cantiere è già stato allestito ed è frutto di uno tanti finanziamenti che ci siamo aggiudicati. Alcuni lavori sono già partiti, altro partiranno a breve e interesseranno il territorio per il prossimo anno e mezzo. Sempre in ambito scolastico, dopo la realizzazione della mensa alle Ciari che è a buon punto, nei prossimi giorni inizieranno anche i lavori per la mensa alla scuola di Titignano. Continuiamo dunque a investire sulla scuola, sui ragazzi e sul futuro dei nostri figli”.
Il nuovo asilo nido ospiterà 60 bambini di età compresa tra 3 a 36 mesi, con la suddivisione degli spazi interni ad uso dei bambini in due aree principali: una dedicata al gruppo dei lattanti (da 3 a 12 mesi) e l’altra per il gruppo da 12 a 36 mesi. Due saranno anche i blocchi in cui sarà suddivisa la struttura: l’accettazione ingresso e i servizi (che comprende spogliatoi a servizio di educatori e personale vario, cucina con locali per lavaggio e sporzionamento) e lo spazio gioco (aule, sala polivalente/refettorio, laboratori). Gli spazi gioco non sono più suddivisi per età in tre sezioni distinte ma il più possibile comunicanti tra loro: questo per dare la possibilità di far interagire i bambini presenti, qualsiasi sia la loro fascia di età. Anche gli spazi dedicati ad altre attività, come il riposo, non vengono più considerati come spazi statici e assolventi a quell’unica funzione, ma diventano parte dello spazio gioco alternandosi all’occorrenza per le varie necessità giornaliere. Considerato poi che non tutti i bambini rimangono il pomeriggio, tali spazi non verrebbero sfruttati al massimo del loro dimensionamento.
La struttura, per quanto riguarda gli impianti di riscaldamento e raffrescamento, avrà un sistema a ventilconvettori. In copertura è prevista l’installazione di pannelli fotovoltaici per una autoproduzione di circa 34,65 KW. La potenza richiesta per la fornitura elettrica è di 40 KW.