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Con la volontà di presentare al pubblico una offerta culturale diversificata tra titoli di repertorio e contemporanei, grandi classici e successi moderni, la Fondazione Teatro di Pisa ha costruito la Stagione 2024/25 la cui apertura, come per tradizione, coinciderà con la Prima della Lirica, quest’anno l’Andrea Chénier di Umberto Giordano.
Da ottobre 2024 fino a maggio 2025, 35 titoli tra Opera, Prosa, Family and Kids e Concerti della Normale offriranno al pubblico di ogni età occasioni e momenti di riflessioni e arricchimento culturale.
La Fondazione Teatro di Pisa ringrazia per il sostegno alla propria programmazione il Comune di Pisa, il Ministero della Cultura, Toscana Aeroporti, Toscana Energia, Università di Pisa, Museo della Grafica, la Fondazione Pisa, Unicoop Firenze, Regione Toscana, e, per la collaborazione alle stagioni di Prosa e dei Concerti la Fondazione Toscana Spettacolo onlus e la Scuola Normale Superiore.
La campagna abbonamenti: attiva fino al 19 luglio per i circoli e le associazioni in convenzione con il Teatro; riprende dal 3 al 20 settembre per le riconferme degli abbonati alla stagione 23/24. Dal 3 ottobre sarà invece possibile sottoscrivere i nuovi abbonamenti.
Altre info su: wwww.teatrodipisa.pi.it; 050 941111 e sui canali social (fb, ig). Attivo anche il servizio whatsapp per ricevere aggiornamenti scrivendo ‘Verdi Sì’ al numero 340 9848603.
Lo strabiliante successo delle due passate stagioni conferma, anche per il 2025, il programma di spettacoli dedicati ai bambini e alle famiglie. Sono tre gli appuntamenti per tre sabato pomeriggio in Teatro, tra febbraio e aprile, con la musica e la fiaba. Si parte il primo febbraio con Omini Piccini che rinnova la collaborazione con l’ORT – Orchestra della Toscana; seguono, il 29 marzo, il musical Il Gruffalò, prodotto per la prima volta in Italia da Fondazione Aida, e il 26 aprile Federico e Wanda, amore, riciclo e fantasia in una favola sul tetto lo spettacolo diretto da Ada Borgiani, pieno di trovate ed emozioni, prodotto da Rancia Verde e Blu.
Con 11 titoli in cartellone, sei dei quali in doppia data, da novembre 2024 fino ad aprile 2025 il programma della Stagione di Prosa, realizzato in collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo onlus, presenta spettacoli che spaziano dai grandi classici a successi più moderni e trasposizioni dal cinema.
Apre la stagione (il 16 e il 17 novembre) un punto fermo della tradizione teatrale, Il fu Mattia Pascal (regia di Marco Tullio Giordana, con Geppy Gleijeses). Gli appuntamenti con la Prosa riprendono fitti dal mese di gennaio: si inizia con Iliade. Il gioco degli dèi (18 e 19 gennaio) che vedrà sul palco, tra gli altri, Alessio Boni, e la commedia gli Amanti (il 30 gennaio), scritta e diretta da Ivan Cotroneo con Massimiliano Gallo e Fabrizia Sacchi. A febbraio (il 22 e 23) il Verdi propone L’Anatra all’Arancia, classico feuilleton con due amati interpreti come Emilio Solfrizzie Carlotta Natoli, e Come gli Uccelli (il 26), dal romanzo Tous des oiseaux di Wajdi Mouawadi.
Il mese di marzo si apre con Magnifica Presenza (1 e 2), adattamento scenico di un altro successo cinematografico di Ferzan Ozpetek, con Serra Yilmaz, e prosegue con la Fedra (8 e 9) di Jean Racine nella traduzione di Giovanni Raboni e la regia di Federico Tiezzi. Intenso il mese di aprile con gli ultimi quattro spettacoli in cartellone: Salveremo il mondo prima dell’alba (il 3), prodotto da Carrozzeria Orfeo, racconto della vita in una clinica di lusso specializzata nella cura delle dipendenze contemporanee, La Ferocia (il 6) saga familiare dal romanzo di Nicola La Gioia sul trionfo e la rovina dell’occidente, Anna Karenina (il 12 e il 13), con Galatea Ranzi nel ruolo del titolo, e per finire uno spettacolo legato alla città di Pisa, Ezra in gabbia o il caso Ezra Pound(il 17), con Mariano Rigillo e Anna Teresa Rossini impegnati in un testo sulle ossessioni: per la giustizia, la libertà, l’usura che corrode il mondo.
Patrizia Paoletti Tangheroni, presidente della Fondazione Teatro di Pisa
Anche quest’anno una bellissima stagione per la città, ricca di eventi di altissimo livello nella lirica, nella prosa e per i concerti della Normale. Visto lo straordinario successo delle due passate edizioni, anche quest’anno abbiamo previsto la stagione per famiglie e bambini.
Siamo il Teatro della città e la città è ormai abituata ad aspettarsi dal Verdi un livello elevato delle produzioni. Anche quest’anno speriamo di essere all’altezza delle aspettative di un pubblico sempre più affezionato, come dimostrano gli abbonamenti che sono sempre in crescita. La nostra stagione è costruita come sempre per rispondere alla molteplicità di pubblico che compone la città: gli studenti troveranno opere di repertorio nella lirica e classici nella prosa, potranno quindi studiare i loro classici sui libri e vederli dal vivo. Il pubblico può attendersi come sempre una stagione dalla quale sarà sollecitato grazie alle novità che proponiamo e che tendono alla qualità.
Desidero sottolineare infine che il Verdi è diventato il primo Teatro di Tradizione della Toscana e questo inorgoglisce tutta la città.
Filippo Bedini, assessore alla Cultura del Comune di Pisa
Essendo il Verdi un Teatro di tradizione e pertanto di produzione lirica, è un bel segnale che esso sia capofila di nuove produzioni, in collaborazione con importanti teatri d’Italia, e le sue maestranze direttamente coinvolte nella coproduzione dei cinque titoli d’opera. Titoli per altro molto popolari, come la Tosca e la Traviata, e alcuni meno noti ma non meno interessanti e prestigiosi come la Vestale di Spontini, una messa in scena inedita per Pisa.
La Stagione è ricca e diversificata, attenta ai gusti di tutti e molto sensibile nei confronti del mondo dei più piccoli, aspetto che ritengo debba essere curato in modo particolare. Persino a un evento unico come quello che ha visto al Summer Festival un bellissimo omaggio a Puccini diretto da Riccardo Muti e trasmesso in mondovisione, si notava la scarsa presenza di giovani. Questo è un problema per l’Opera in Italia, rispetto al quale anche il nostro teatro si interroga in cerca di nuove soluzioni per appassionare i giovani alla lirica. Un esempio meritorio è il progetto dei Piccoli artigiani all’Opera, con cui il Verdi da due anni porta la lirica tra i banchi delle elementari e delle medie.
La stagione di quest’anno conferma il livello di una proposta costantemente in crescita anche per quello che esula dalla lirica. Ciò dimostra che il Teatro Verdi ha una capacità sempre più efficace di interloquire con la città, le sue Istituzioni, le associazioni che la animano, le scuole. L’amministrazione comunale sta lavorando con la direzione del teatro per venire incontro alle esigenze della struttura, che sono molte e complesse, e al bisogno di spazi sempre maggiori per l’attività quotidiana del teatro stesso.
Ringrazio infine la presidente Patrizia Paoletti, per il servizio che presta per Verdi, il direttore generale Michele Galli per l’impegno che profonde per far crescere il teatro nel panorama dei teatri più importanti in Italia, il direttore artistico Cristian Carrara, per la sua cura nel redigere la proposta artistica. Un grande grazie anche a tutti i dipendenti del Verdi, senza il quotidiano lavoro dei quali non sarebbe possibile far vivere il nostro teatro.
Cristian Carrara, direttore artistico per la lirica e le attività musicali della Fondazione Teatro di Pisa
Una Stagione varia, che coinvolge 13 teatri, un numero altissimo che denota quanto il Teatro di Pisa sia ritornato a essere un teatro credibile. Una Stagione che propone degli spettacoli di alto valore qualitativo, con cast di assoluto rilievo. La nostra offerta si segnala certamente per la varietà, perché a titoli celebri si affiancano titoli meno noti, dal momento che l’opera lirica non è fatta soltanto da titoli che tutti conoscono ma è anche una grande occasione di scoperta di lavori eccezionali che meritano di essere conosciuti.
Patrizia Coletta, direttrice della Fondazione Toscana Spettacolo onlus
Un cartellone di 11 spettacoli per una stagione in cui si fondono classico e contemporaneo, con regie e testi firmati da autori di grande spessore: da Francesco Niccolini a Wajdi Mouawad, da Ferzan Ozpetek a Jean Racine, da Federico Tiezzi a Marco Tullio Giordana e Geppy Gleijeses. In scena gli adattamenti di capolavori della letteratura come Il fu Mattia Pascal e Anna Karenina e interpreti del valore di Alessio Boni, Emilio Solfrizzi, Carlotta Natoli, Serra Yilmaz, solo per citarne alcuni.
Carlo Boccadoro, direttore artistico dei Concerti della Normale
Sulle ali del successo dello scorso anno, premiato da oltre 7.000 spettatori, i Concerti della Normale tornano proseguendo un cammino di diversità stilistica, con programmi fuori dalle strade troppo frequentate, commissioni di nuove composizioni e incontri con musiche diverse (quest’anno il jazz). Un arcobaleno sonoro per un pubblico curioso e sempre attento alle novità.
Stefano Del Corso, presidente della Fondazione Pisa
La presentazione della stagione del Teatro Verdi è sempre un appuntamento molto atteso in città, contrassegnato com’è dalla partecipazione di tanti appassionati che amano venire a conoscere i programmi, dalla lirica alla prosa, che questo pomeriggio vengono svelati in anteprima – sottolinea Stefano Del Corso, presidente della Fondazione Pisa – È un momento importante in cui il Teatro apre le porte permettendo di gettare uno sguardo su tutta la programmazione, di cui è parte integrante anche la stagione dei Concerti della Normale. Fondazione Pisa, consapevole del coinvolgimento del tessuto cittadino, sostiene con convinzione le attività culturali della Fondazione Teatro Verdi e quelle musicali della Scuola Normale Superiore; ciò sulla base di convenzioni triennali basate sul profondo rispetto dell’autonomia delle scelte artistiche compiute dai rispettivi enti; una scelta che almeno finora è risultata corretta e vincente.