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Solo un paio di settimane fa abbiamo tenuto il numero legale alla maggioranza votando favorevolmente alla proposta di riorganizzazione del mercato di via Paparelli perché crediamo che il lavoro di proposta e concertazione delle associazioni di categoria sia stato importante e positivo.
Troviamo però assurdo che questa concertazione, ad esempio, vada bene qui a questa giunta e non per Marina o in altre occasioni dove ci si nasconde dietro a una mozione di una lista civica del sindaco per aprire un iter di spostamento senza tuttavia una effettiva valutazione e un coinvolgimento. Solo un mese fa la maggioranza avrebbe voluto portare la mozione senza prima coinvolgere associazioni di categoria e cittadini.
La maggioranza ha votato anche un nostro ordine del giorno che, prendendo atto del buon percorso intrapreso con questa modifica tra assessore e associazioni di categoria, sconfessa l’iter seguito da parte della maggioranza perché chiede che ogni eventuale modifica dei vari mercati (ed è aperta ancora quella di Via San Martino) sia portata avanti con la concertazione preventiva e il coinvolgimento di associazioni di categoria e cittadini e non certamente con atti senza una base e senza un adeguato progetto e studio.
Solo due anni fa Conti e Pesciatini sbandierarono il nuovo piano del commercio come un grande evento. Meno di due anni dopo la lista di Conti sconfessa tutto ciò e propone una mozione per spostare il mercato di marina indicando Piazza Viviani come luogo. Lo fa senza aver coinvolto cittadini, operatori e associazioni di categoria, senza alcuna analisi sulla fattibilità, senza alcuna analisi su parcheggi e flussi, senza essersi posta se Piazza Viviani, appena ristrutturata e riorganizzata, possa essere o meno un luogo idoneo. Un modo di procedere molto superficiale che non tiene nemmeno conto che Piazza Viviani, seppur in evidente ritardo per l’inaugurazione e con criticità che più volte abbiamo denunciato, non è stata pensata certamente per accogliere il mercato. Inoltre si rischierebbe di occupare lo stesso parte del lungomare perché non potrebbero certo stare tutte le 96 attività dentro la Piazza. Nelle scorse settimane abbiamo chiesto che il sindaco si prenda l’impegno di investire sul litorale dove le piazze sono già per metà inagibili e per metà con alberi e aiuole secche, mancano del tutto zone di ombra per le ore più calde, paletti e ringhiere sono piene di ruggine, le panchine inesistenti e le aiuole ancora rotte, manca un’alleggerimento del traffico. La destra pisana si è pure scordata di prevedere un potenziamento dei servizi sul litorale lasciando in questi mesi la croce azzurra e tutti i servizi assistenziali alla buona volontà e al sacrificio di cittadini e privati. Insomma che si riqualifichi veramente il litorale e si apra una discussione coinvolgendo cittadini e associazioni di categorie con proposte tecniche e analisi serie per verificare la possibilità del miglioramento della situazione del litorale, l’accessibilità, la collocazione e l’attrattività del mercato straordinario. Qualche settimana fa, durante la terza commissione, abbiamo portato la questione denunciando che questi metodi non solo non ci piacevano ma erano controproducenti. Chiedo che si ritiri la mozione e si apra una vera discussione nelle commissioni e nei luoghi adeguati con studi e proposte adeguate e coinvolgimento di tutti i soggetti, certamente non potendo intervenire all’apertura della stagione estiva ma necessitando del tempo, lasciando così ogni eventuale sperimentazione non al mercato estivo, ormai in corso, ma eventualmente a quello invernale analizzando bene le criticità e potenzialità dei diversi posizionamento.
La maggioranza dovrebbe però porsi un problema: se solo dopo un anno non riesce a tenere il numero legale su una proposta del suo assessore, rischiando così di far saltare il buon lavoro fatto insieme alle associazioni – se non ci fosse stato il nostro voto favorevole – forse ci sono molte cose che non vanno e sarebbe opportuno che le proposte non rappresentassero meri atti di propaganda ma proposte idonee che hanno coinvolto tutti i soggetti e possano essere effettivamente portate avanti.