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Creatività e innovazione, i designer di Istituto Modartech reinterpretano i capi di Max Mara. A Pontedera la sfilata-evento con 66 punti di vista sulla moda del futuro

Contaminazioni urbane, street style ed elementi sportivi, ma anche ispirazioni sailor e outdoor: i capi iconici dei brand di Max Mara Fashion Group ispirano i giovani designer di Istituto Modartech per dare vita a capi ricchi di creatività e innovazione. È questo il risultato dello special project tra la Scuola di Alta Formazione di Pontedera e la casa di moda di Reggio Emilia, presentato in occasione dell’evento di fine anno di Istituto Modartech “Metamorphosis – The Art of Made in Italy”, che ha trasformato nelle giornate del 26 e 27 giugno l’ex area Piaggio in un palcoscenico per i designer del futuro, con gli outfit e i progetti di comunicazione realizzati dagli studenti tra ingegno e maestria tipici del Made in Italy.

Una collaborazione, quella tra Istituto Modartech e Max Mara Fashion Group, che ha portato 5 promettenti designer ad essere finalisti dopo una selezione che ha coinvolto 16 talenti del corso di laurea in Fashion Design della scuola, ideando una serie di outfit ispirati alle linee dei brand Max&Co, PennyBlack, Sportmax e Weekend, realizzati poi con i tessuti e il supporto dalla maison italiana.

Il progetto ha visto i partecipanti immergersi nell’universo di Max Mara Fashion Group, visitando il campus e gli archivi storici dell’azienda emiliana, per comprendere al meglio il processo creativo. Tra gli outfit proposti quello della studentessa Adele Rasini è stato selezionato come il più significativo, garantendo alla giovane designer l’opportunità di vivere un’esperienza in azienda.

L’evento dedicato alla fine anno accademico ha rappresentato un’esclusiva opportunità di visibilità, davanti a istituzioni, partner, associazioni, stampa e blogger, tra creative exhibition e fashion performance, ponendo al centro i progetti ideati e realizzati dai giovani designer, proponendo 66 punti di vista inediti sulla moda del futuro. Sotto ai riflettori, collezioni che richiamano ai costumi dei personaggi circensi e carnevaleschi, capi eleganti con un tocco di gothic-chic che risentono dell’estetica dei film di Tim Burton, abiti che simboleggiano resilienza e speranza ispirandosi ai viaggi degli immigrati italiani in America e progetti che portano all’attenzione l’abilità artigianale dei piccoli centri italiani, celebrando il patrimonio culturale del territorio. Focus sui materiali e le lavorazioni con l’utilizzo tra i vari di legno, alabastro, resine, paglia, spalmature, cristallizzazione del sale fino all’utiizzo del 3D e dell’intelligenza artificiale.

Tra le fonti di ispirazione anche le storie personali degli studenti, come nel caso di una particolare collezione che attraverso la tecnica dell’agugliatura sfumata e la creazione di delicati effetti cromatici e texture che imitano le variazioni della pelle, mette in evidenza i segni lasciati da una malattia rara come il Lupus.

All’interno del Museo Piaggio, tempio del design Made in Italy, sono stati presentati i lavori degli studenti del corso di laurea in Communication Design: in mostra i portfolio e i progetti didattici sviluppati nel corso dell’ultimo anno accademico per celebrare il potere della creatività, sperimentando ed esplorando le nuove frontiere della comunicazione. Diverse le forme di espressione adottate, spaziando dalla grafica al video, dall’editoria all’intelligenza artificiale e ai social.  Un viaggio creativo guidato dalle idee dei giovani talenti Modartech, aprendo nuove vie di comunicazione per connettere il passato con presente e futuro.

 “Quest’anno abbiamo deciso di confrontarci con l’eccellenza artigianale, la ricerca e l’attenzione ai dettagli che da sempre caratterizzano il design italiano, per dare vita a progetti che esprimono bellezza, innovazione e tradizione – afferma Alessandro Bertini, Direttore di Istituto Modartech. – Ogni lavoro è il frutto di una collaborazione con i distretti produttivi e culturali del Made in Italy, in un dialogo tra l’heritage della creatività e le visioni futuristiche del design e della moda”.

In occasione dell’evento sono stati assegnati anche i riconoscimenti agli studenti che si sono distinti per i propri progetti creativi. Valentina Allegri con la collezione Thalassa si è aggiudicata il premio Pitti Tutoring & Consulting Reward, assegnato ai neo-designer che si sono distinti nei propri lavori per merito e per elevate potenzialità creative. Alle studentesse Mira Ascoli con la collezione Doll à Porter e Lea Muzzi con Athenaïs sono andate invece le menzioni speciali Research & Inspiration Award by TheCube Archive e New Talent Award by WEAREGO(L)D.

Agli studenti di comunicazione sono stati invece assegnati i premi Portfolio Award e Magazine Award, assegnati dalle agenzie di comunicazione Flod e Alternamente rispettivamente ad Alessia Barbieri e Chiara Pizzuto per i portfolio e a Martina Caforio per il progetto magazine.
Infine due mezioni speciali attribuite dall’Istituto Modartech a Francesco Bagnoli con la collezione Essere Gentili e a Sara Paolicchi per l’area comunicazione.

Tra gli ospiti dell’evento anche i partner che hanno supportato i progetti dei giovani talenti, così come head hunter di brand e aziende di moda e design, responsabili delle risorse umane e referenti delle oltre 900 realtà con le quali Istitutro Modartech intrattiene rapporti di collaborazione dal punto di vista di progetti didattici, stage, tirocini. L’iniziativa si è svolta con il patrocinio del Comune di Pontedera, Fondazione Piaggio, Camera Nazionale della Moda Italiana, Centro di Firenze per la Moda Italiana. In collaborazione con Berto, Comistra, Esanastri, Filpucci, Freudenberg, Lampo Zippers, Maglificio Civico 39, Majocchi, Manteco. Partner tecnici: Beste, Eredi Mezzabotta Maria, Forza Giovane, Gipitex, Lamintess, Leathertex, Limonta, Luxury Jersey, Lyria, Maeko, Olmetex, Pontoglio, Ricamificio Aschei.