Physical Address
304 North Cardinal St.
Dorchester Center, MA 02124
Physical Address
304 North Cardinal St.
Dorchester Center, MA 02124
Di seguito il comunicato stampa giunto in redazione:
Cultura e turismo sostenibile non sono scatole vuote.
Facciamo crescere l’economia del nostro territorio attraverso la promozione del turismo e delle sue risorse. E’ ormai un mantra che sentiamo ripetere. Tutto giusto, ma quali percorsi vogliamo attivare? Fino a 10 anni fa, i Comuni e le imprese del versante pisano del Monte, avevano individuato La Strada dell’Olio Monti Pisani, quale strumento per promuovere il proprio territorio dalla storica vocazione olivicola, ricco di attrattive naturalistiche, storico/culturali particolarmente significative, uno strumento che ci aveva consentito di partecipare alla Borsa Internazionale del Turismo. Nel primo decennio del secolo, la consapevolezza del valore – in termini di biodiversità – del territorio montano aveva portato al riconoscimento di aree protette come il Sito di Interesse comunitario SIC Monte Pisano o le ANPIL Monte Castellare – Valle delle Fonti, e all’intercettazione di finanziamenti regionali ed europei che avevano consentito il recupero della sentieristica o il recupero di edifici funzionali al miglioramento della loro fruizione, come la Stazione ferroviaria di San Giuliano Terme che ospitava un punto di informazione turistica, spazi espositivi dei reperti archeologici derivati dagli scavi del sito etrusco medioevale del Monte Castellare, sale attrezzate per la didattica ambientale, una sala convegni. Nello stesso periodo, si lavorava per fare dell’Agrifiera una manifestazione dal carattere sempre più agricolo, con innovazioni e la partecipazione costante di aziende agricole provenienti da tutto il territorio provinciale ed oltre, presentate dalle associazioni di categoria. Ed ancora, si era compreso il valore culturale e attrattivo della Fondazione Cerratelli.
Ed oggi?
La Strada dell’Olio è silenziosa, le ANPIL, categoria di area protetta non più prevista dalla normativa, attendono di essere convertite in altra tipologia di area (Riserva regionale?) per non perdere il patrimonio di conoscenze acquisito con anni di studio; quasi tutti gli edifici restaurati con i fondi delle aree protette, sono stati restituiti ai proprietari come la Stazione del capoluogo, l’Agrifiera è sempre più una fiera mercato che anno dopo anno ha perso i connotati che il suo nome richiama.
Che fare? Dopo il 10 giugno vogliamo valorizzare tutto questo patrimonio capace di portare ricchezza, di stimolare l’imprenditoria giovanile e non solo, a investire sul territorio. Vogliamo riprendere i percorsi interrotti per creare un Comune dinamico, non un Comune dormitorio. Vogliamo un Comune capace non solo di investire ma anche di gestire, diversamente si rischia di costruire cattedrali nel deserto, si rischia di sperperare risorse pubbliche: bravi a costruire ma incapaci di gestire, perché privi di una visione a 360 gradi per lo sviluppo sostenibile della nostra economia. Vogliamo pensare all’ampliamento dell’offerta termale, ipotesi già presa in considerazione dall’Amministrazione comunale quando, con l’approvazione del primo Regolamento urbanistico, ha previsto la realizzazione di un Parco Termale. E perché non lavorare per tenere la Fondazione Cerratelli sul nostro territorio, in una cornice adeguata al suo valore? Una preziosa collezione di 30.000 costumi teatrali a cui molti Comuni ambirebbero, capace di attrarre turisti da tutta Europa ed oltre, per tutto l’anno. Quindi diciamo si allo sviluppo del turismo sostenibile ma oltre le parole, i fatti.