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La Giunta comunale ha approvato il testo definitivo del Codice di comportamento dei dipendenti del Comune di Pisa. Vengono definiti i doveri minimi di diligenza, lealtà, imparzialità e buona condotta che i dipendenti e dirigenti comunali sono tenuti a osservare; gli stessi obblighi di condotta si applicano, per quanto compatibili, anche a collaboratori o consulenti, con qualsiasi tipologia di contratto o incarico, nonché nei confronti dei collaboratori di imprese fornitrici di beni o servizi e che realizzano opere per il Comune.
«Il Codice di comportamento del Comune di Pisa – afferma l’assessore alle politiche del personale Gabriella Porcaro – si era già focalizzato sugli aspetti indicati dal Governo sia in materia di prevenzione della corruzione, sia per quanto riguarda i rapporti con il pubblico, con una serie di misure volte a garantire trasparenza, disponibilità, correttezza e semplificazione dell’attività amministrativa. Il nuovo testo è stato integrato con i contenuti del decreto e l’ufficio dedicato ha lavorato alla stesura del nuovo codice concentrandosi sugli aspetti relativi al comportamento in servizio nell’ottica di garantire le migliori prestazioni al cittadino garantendo i principi di efficacia ed efficienza cui deve essere improntata l’azione amministrativa».
Fanno parte integrante del Codice il disciplinare per un corretto utilizzo degli strumenti informatici, della rete informatica e telematica (internet e posta elettronica) e del sistema di telefonia fissa e mobile. Viene stabilito, ad esempio, che il dipendente può fare uso degli account istituzionali solo per fini connessi all’attività lavorativa prestando attenzione all’invio di messaggi che non siano oltraggiosi, discriminatori o che possano essere fonte di responsabilità dell’amministrazione. Nei rapporti con il pubblico il dipendente oltre a svolgere il lavoro con spirito di servizio, correttezza e cortesia deve orientare il proprio comportamento alla soddisfazione dell’utente e deve assicurare che l’attività resa in favore del cittadino avvenga nel pieno rispetto della riservatezza, sono escluse da tale limite le comunicazioni trasmesse con l’uso dei social ove rispondano a una esigenza di carattere istituzionale.
Al dipendente si richiede di adottare un linguaggio chiaro e comprensibile, di osservare il segreto d’ufficio e di rilasciare copie ed estratti di atti o documenti con le modalità stabilite dalle norme in materia di accesso e dal regolamento del Comune, inoltre si prescrive che nell’utilizzo dei propri account Social faccia uso della massima cautela affinché le proprie opinioni non siano riferibili alla Pubblica Amministrazione. Altri articoli regolamentano il modo in cui i dipendenti, oltre a rispettare le misure necessarie alla prevenzione degli illeciti nell’amministrazione, devono rispettare le prescrizioni del Piano per la prevenzione della corruzione e collaborare alla prevenzione della corruzione. Il Codice contiene inoltre Disposizioni particolari per i dirigenti ai quali si richiede “un comportamento esemplare e imparziale nei rapporti con i colleghi, i collaboratori, i subordinati e i destinatari dell’azione amministrativa in termini di buona fede, correttezza, equità, inclusione, ragionevolezza e parità di trattamento, precisando l’obbligo di garantire la cura della crescita professionale dei colleghi valutandoli con la massima imparzialità.
La bozza era stata sottoposta al vaglio di tutti gli interessati, sia interni che esterni all’Ente (c.d. stakeholder) attraverso la procedura partecipativa per garantire la massima condivisione, al fine di acquisire eventuali proposte e/o osservazioni utili alla stesura definitiva del codice.