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Ieri 5 giugno 2024, nella prima mattinata, a Pisa, nella cornice della storica caserma “Sandulli Mercuro”, sede del Comando Provinciale, i Carabinieri hanno celebrato il 210° anniversario della Fondazione dell’Arma.
La cerimonia militare si è svolta alla presenza delle più alte cariche istituzionali, civili, religiose e militari del territorio, con la partecipazione del Prefetto di Pisa, Dottoressa Maria Luisa D’Alessandro che ha accompagnato il Comandante Provinciale, Colonnello Mauro Izzo, nelle varie fasi dell’evento.
Alla manifestazione, erano altresì schierati – sul piazzale interno – i rappresentanti delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma della provincia e dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Pisa, con il relativo Labaro.
La cerimonia ha avuto inizio con l’ingresso dei Gonfaloni del Comune di Pisa (decorato di Medaglia di Bronzo al Valor Militare) e della Provincia di Pisa nel cortile della caserma, dove era presente una Compagnia di formazione – composta
dai Carabinieri che rappresentano le varie articolazioni e specialità che connotano il Comando Provinciale di Pisa, nelle uniformi previste per ciascun reparto, dalla Grande Uniforme Speciale dei militari dell’Arma territoriale, alle uniformi dei Comandanti di Stazione, sino a quelle operative delle Aliquote di Primo Intervento (API), dei Nuclei Carabinieri di Polizia Militare, per finire dunque ai comparti di specialità del 4° Nucleo Elicotteri, dei Carabinieri Forestali e del personale del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro competente sul territorio – che hanno reso gli onori al Comandante Provinciale di Pisa, all’inizio della cerimonia.
Dopo la deposizione di una corona ai Caduti dell’Arma dei Carabinieri – che è stata benedetta dal Parroco di Pisa, Don Salvatore Glorioso – è stata data lettura del messaggio del Presidente della Repubblica e dell’Ordine del Giorno del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri.
Quindi, ha preso la parola il Colonnello Izzo che ha ringraziato per la presenza il Prefetto di Pisa, la Magistratura pisana, il Questore, i Comandanti delle Forze
Armate, delle Forze di Polizia e dell’Ordine presenti nella Provincia, i Sindaci, l’Associazione Nazionale Carabinieri, le Associazioni Combattentistiche e d’Arma, i familiari delle Vittime del Dovere, le rappresentanze sindacali militari attive nel territorio, gli organi stampa e gli ospiti intervenuti, sottolineando l’importanza della cerimonia che è stata ulteriore occasione per rinvigorire quel legame che unisce le comunità locali ai Carabinieri, sempre teso al miglioramento della coesione sociale ed orientato al costante rafforzamento delle condizioni di sicurezza.
Il Comandante Provinciale ha poi sottolineato la VOCAZIONE DI VICINANZA AL CITTADINO, intrinseca nell’Arma, che è:
RADICAMENTO CHE OGGI GUARDA CON PARTICOLARE ATTENZIONE AI GIOVANI, autentica speranza per il futuro, e alla popolazione anziana, sempre più numerosa e fragile di fronte alle ansie della modernità;
AZIONE ESPRESSA, IN CHIAVE MODERNA, ANCHE NEL MONDO VIRTUALE, dove, con tecnologie all’avanguardia, offriamo, oggi, quella stessa prossimità che i cittadini sperimentano, da sempre, nella realtà.
Infine, il Colonnello Izzo si è rivolto ai Carabinieri, per esprimere riconoscenza per quanto hanno fatto a beneficio delle comunità servite, con costante riferimento ai due principali obiettivi di maturazione: competenza e responsabilità.
Il Carabiniere deve poter affrontare, con padronanza di mezzi, le dinamiche sociali, oggi essenzialmente condizionate dalle innovazioni tecnologiche e dalla globalità delle relazioni.
Accanto alle competenze, è necessario inoltre sostenere la consapevolezza del ruolo, guardando soprattutto alla militarità e all’orientamento al cittadino.
La militarità è il riferimento imprescindibile dell’Istituzione – che opera in sinergia con le altre Forze Armate anche sul territorio nazionale – per i compiti di difesa integrata del territorio.
Per altro verso, l’orientamento al cittadino è il vero metro di valutazione dell’azione di ciascun Carabiniere che deve sapersi porre in ascolto delle persone che vedono nell’uniforme un argine all’illegalità, ma anche un antidoto alle ansie della modernità.
Tradizionalmente, la CELEBRAZIONE DELLA FESTA DELL’ARMA È ANCHE OCCASIONE PER TRACCIARE IL BILANCIO DELL’ATTIVITÀ SVOLTA che, nel decorso anno, ha consentito ai Carabinieri del Comando Provinciale di Pisa di conseguire risultanti rassicuranti, confermando il contributo tradizionalmente rilevante offerto dall’Istituzione alla tutela della legalità con 275 persone tratte in arresto e oltre 2800 deferite in stato di libertà; al riguardo, su poco più di 17000 reati circa registrati nella provincia di Pisa nel 2023, l’Arma dei Carabinieri ha proceduto per quasi 14.000 di essi ovvero oltre l’82% dei reati complessivi, con una proiezione esterna forte di circa 24000 servizi nel 2023 e circa 9000 nel solo 1° quadrimestre dell’anno in corso – in tendenziale aumento rispetto ai precedenti periodi in riferimento, segno inequivocabile di una perseguita volontà di presenza attiva sul territorio a tutela e nel solo interesse dei cittadini – attraverso la quotidiana e silente opera delle 4 Compagnie Carabinieri presenti in provincia (Pisa, Pontedera, San Miniato e Volterra), le 40 Stazioni e grazie al determinante contributo di tutte le articolazioni dei Reparti speciali competenti sulla provincia pisana, vale a dire il Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Pisa, il Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Livorno, Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Firenze, il Nucleo Operativo Ecologico di Firenze ed Gruppo Carabinieri Forestali di Pisa con i 7 Nuclei alle dipendenze..
L’Arma dei Carabinieri è una risorsa strategica nel sistema della sicurezza pubblica nazionale ed è Forza Armata e Forza Militare di polizia a competenza generale e in servizio permanente di pubblica sicurezza.
Quale Forza Armata, concorre alla difesa integrata del territorio nazionale, assicura il contributo nazionale alle attività promosse dalla comunità internazionale o derivanti da accordi internazionali, volte alla ricostituzione e al ripristino dell’operatività dei corpi di polizia locali.
Quale Forza di Polizia, è impegnata nello svolgimento di tutte le attività a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica: dal controllo del territorio, ai servizi di ordine pubblico, alla tutela degli interessi diffusi della collettività cui sono dedicati Reparti altamente specializzati per la sicurezza in materia di sanità, igiene e sofisticazioni alimentari; forestale, ambientale e agroalimentare; lavoro e legislazione sociale; del patrimonio archeologico, storico, artistico e culturale nazionale.
La responsabilità “verticale” delle Autorità di Pubblica Sicurezza – dal Ministro dell’Interno ai Prefetti e ai Questori – trova il suo completamento nella responsabilità “orizzontale”, propria dei Reparti Carabinieri, che rappresentano gli unici o più prossimi presidi di polizia per oltre il 90% dei 7.896 Comuni italiani dove risiede il 57% della popolazione nazionale
Particolare attenzione è stata riservata, anche in questa provincia: