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Gli imprenditori pisani chiedono più sicurezza e una maggiore presenza delle forze dell’ordine sul territorio. Questo il quadro che emerge dall’indagine su legalità e sicurezza presentata a livello nazionale da Confcommercio relativamente al 2023 in occasione dell’undicesima edizione della Giornata della Legalità ci piace!
“In un ambito regionale dove le imprese del terziario reputano abbastanza sicuro il contesto in cui operano, i dati specifici che riguardano la provincia di Pisa sono in controtendenza e dicono che purtroppo c’è ancora molto da fare sul fronte della sicurezza del nostro territorio” – afferma il direttore di Confcommercio Provincia di Pisa Federico Pieragnoli. “Determinante su tutto è un maggiore e più capillare controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine che, oltre a dare un messaggio rassicurante, svolgono un’importante attività di prevenzione di quei reati che rendono la vita impossibile a chi ogni giorno con impegno e tanti sacrifici manda avanti la propria attività. Lo diciamo in tutte le occasioni di confronto con le autorità e i dati della Giornata della Legalità di oggi ci confortano in questa direzione”.
Secondo l’indagine Format Research di Confcommercio Toscana, nel 2023 il 68,6% degli imprenditori pisani ritiene molto grave il problema dell’esposizione delle imprese ai fenomeni di microcriminalità, come taccheggio, atti vandalici o razzie, rispetto ai quali addirittura il 40,7% degli imprenditori si sente poco o per niente sicuro, contro una media toscana del 30%. Desta poi preoccupazione il tema della presenza delle forze dell’ordine, che il 62% % degli imprenditori pisani ritiene abbastanza o addirittura totalmente inadeguata sul nostro territorio, contro una media regionale del 51,5%. Maggiore controllo da parte delle autorità competenti (81%), più videocamere di sorveglianza (41%) e potenziamento dell’illuminazione (20%): queste le principali richieste delle imprese per incrementare la sicurezza sul territorio”.
“Contraffazione, abusivismo, usura e furti sono le note dolenti” ribadisce il presidente di Confcommercio Provincia di Pisa Stefano Maestri Accesi analizzando i dati di Confcommercio – Imprese per l’Italia diffusi in occasione della Giornata della Legalità.
“Solo nell’ultimo anno l’illegalità è costata 40 miliardi alle imprese. L’usura è il fenomeno illegale percepito in maggior aumento dagli imprenditori (per il 24,4%) seguito da furti (23,5%), aggressioni e violenze (21,3%) e atti di vandalismo (21,1%) e più di un imprenditore su tre teme di essere esposto a fenomeni criminali. Estremamente preoccupante il fatto che il 62,8% delle imprese si ritenga penalizzato dall’abusivismo e dalla contraffazione. Il costo della criminalità per i reati di abusivismo commerciale, abusivismo nella ristorazione, contraffazione, taccheggio, ferimenti, assicurazioni, spese difensive e cyber criminalità è di 38,6 miliardi di euro l’anno. che comporta il rischio della perdita di 268mila posti di lavoro regolari”.
“I dati sono relativi al 2023 e siamo assolutamente fiduciosi che miglioreranno già a partire da quest’anno, considerata la stretta collaborazione con il prefetto Maria Luisa D’Alessandro e i primi importanti risultati che si sono concretizzati con l’operazione Alto Impatto che ha portato alla chiusura di alcune attività irregolari in centro. Questa è la strada da perseguire e da parte nostra continueremo a garantire la massima collaborazione in piena sinergia con le forze dell’ordine ” conclude Maestri Accesi.