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Ha preso il via la mostra dal titolo” Antico e moderno: Dolfo scutore nella dimora di palazzo blu”

Palazzo Blu è lieto di annunciare l’inaugurazione della mostra “Antico e moderno: Dolfo scultore nella dimora di Palazzo Blu”, che si terrà dal 3 maggio al 14 luglio 2024. La mostra celebra il talento e l’eredità artistica di Adolfo Scarselli, conosciuto come Dolfo, un artista volterrano di nascita e pisano d’adozione, che si colloca a pieno titolo nell’ambito della ricerca e della produzione artistica della seconda metà del XX secolo e dei primi anni del XXI.

La mostra, curata da Ilario Luperini in collaborazione con l’Archivio Dolfo e la Fondazione Palazzo Blu, con il patrocinio del Comune di Pisa e di AitArt – Associazione Italiana Archivi d’Artista, presenta circa venti opere che rappresentano il percorso creativo di Dolfo, selezionate con cura per riflettere le diverse fasi creative dell’artista che testimoniano la versatilità e la profondità del suo talento.

Citando il curatore, Dolfo è stato una figura di fine intelligenza e ampia informazione; una fine intelligenza al servizio di una mano sensibile, duttile, atta al lavoro artistico.  Intelligenza e manualità. Un binomio che ha dato vita a un’attività multiforme: multiforme per materiali affrontati, per varietà di soluzioni formali, per molteplicità di temi e di argomenti.  Le opere in mostra sono una piccola parte di una produzione di notevole consistenza quantitativa e qualitativa che si espande dal minimalismo, agli echi della pop art, fino al vitalismo organico e alla poetica dell’oggetto quotidiano riusato in chiave creativa. La traccia di lettura proposta, strutturata in senso cronologico, non comprende certo tutto l’universo creativo di Dolfo, ma è, appunto, solo una traccia che può dare un’idea del suo multiforme operare.

La mostra sarà inaugurata il 3 maggio alle ore 17:00, alla presenza di Cosimo Bracci Torsi, Presidente Fondazione Pisa, Sergio Cortesini dell’Università di Pisa, Claudia Borgia della Soprintendenza Archivistica Toscana, Stefano Renzoni, Storico dell’Arte, Ilario Luperini curatore, e Anna Maria Pisano dell’Archivio Dolfo. Seguirà una visita guidata con il curatore Ilario Luperini; ne seguiranno ulteriori nei giorni 16 e 30 maggio, 7 e 27 giugno e 12 luglio.

Come sottolinea lo storico Stefano Renzoni, la proposta di esporre le opere ‘moderne’ in mezzo a quelle ‘antiche’ della collezione permanente di Palazzo Blu poste al piano nobile, è una scelta che vuole rendere agili i percorsi espositivi, e stimolare un godimento delle opere d’arte svincolato da tessiture storiografiche e cronologiche, e favorirne un apprezzamento sentimentale, emotivo e simpatetico.

Come evidenziano i rappresentanti dell’Archivio Dolfo, l’artista ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama artistico territoriale, con installazioni scultoree presenti negli spazi urbani di diverse città della provincia di Pisa. Per tutelare il suo lascito, è nato l’Archivio Dolfo, istituito nel 2022 con l’obiettivo di valorizzare l’opera e l’eredità dell’artista. L’Archivio si impegna a preservare e promuovere il lascito artistico attraverso iniziative di studio e catalogazione; in collaborazione con istituzioni e privati, promuove eventi culturali e artistici.

Per ulteriori informazioni, contattare archiviodolfo@gmail.com

La mostra sarà aperta al pubblico dal 3 maggio al 14 luglio. Per info palazzoblu.it

Link immagini : https://drive.google.com/drive/folders/15KKA8YxxerKE0MkxMLemap27l9iLgXoY

Biografia dell’Artista:

Adolfo Scarselli in arte Dolfo, nasce a Volterra il 12 gennaio 1937 e muore a Pisa il 10 luglio 2013.
Inizia il suo percorso all’Istituto d’Arte volterrano dove si diploma e, in seguito, insegna discipline plastiche. Ha coltivato la scultura sin da giovanissimo, a partire dall’attività di alabastraio, di tradizione familiare. Importante, nel suo percorso formativo e artistico, la frequentazione dello scultore Mino Trafeli, suo insegnante prima che collega.
Nel 1977 si trasferisce a Pisa dove continua l’attività artistica e di docente all’Istituto Statale d’Arte. Dopo le prime partecipazioni giovanili a mostre e concorsi negli anni ‘56 e ‘60, Dolfo, pur continuando una intensa attività produttiva sceglie un lungo periodo di silenzio che si protrae fino al 1983 quando partecipa alle rassegne “Memoria dell’uomo” e “Scultura a Pisa nel secondo novecento” a cura di Nicola Micieli, riscuotendo numerosi e qualificati consensi. Negli anni successivi l’attività espositiva diviene più costante.
Nel 1988 costituisce insieme ai pittori Romano Masoni, Ivo Lombardi, Antonio Bobò, Giulio Greco e allo scultore Valerio Comparini, il gruppo “Viaggianti individualità” all’interno del Circolo del Pestival di Santa Croce sull’Arno, che sarà occasione di lavoro singolo e di gruppo con mostre a Bologna, Firenze, Roma. Oltre al già citato Nicola Micieli, si sono interessati al suo lavoro Andrea Mancini (L’Unità), Tommaso Paloscia (La Nazione), Dino Pasquali (Arterama), Francesco Vincitorio (L’Espresso), e infine Ilario Luperini curatore delle più recenti mostre e dei relativi cataloghi. Sue installazioni scultoree sono presenti negli spazi urbani di Pisa, Pontedera, Santa Croce sull’Arno, San Giuliano Terme, Volterra, Pomarance. Di assoluto rilievo l’inserimento nel volume Arte contemporanea del ‘900: per generazioni di Giorgio Di Genova edito nel 2010 da Bora, Bologna.