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Cascina, Rollo: “Aumento TARI e ipocrisia del PD”

Il nostro gruppo civico ha denunciato alcune settime fa l’ennesimo aumento della tassa sui rifiuti (TARI). I cittadini stanno ricevendo, in questi giorni, i bollettini a casa e devono sapere che il calcolo dell’acconto è riferito al 2023. Pertanto si accorgeranno dell’aumento il prossimo novembre quando arriverà il saldo 2024 – afferma il consigliere comunale Dario Rollo “Valori e Impegno Civico”. La tassa è aumentata in media del 8,50% rispetto allo scorso anno. Oltre 30%, in alcuni casi, in appena due anni. L’attuale amministrazione di centrosinistra, nella ricerca affannosa di trovare una posizione che li escluda dalle proprie responsabilità sugli aumenti della Tari ha presentato in consiglio comunale un ordine del giorno in cui, di fatto, ha ammesso il fallimento del sistema RetiAmbiente, cioè lo stesso sistema che il PD, a livello locale e regionale, ha sempre approvato e difeso. Con ipocrisia, ha cercato di scaricare la colpa alla formula di calcolo Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente) quando di fatto essa funziona solo in presenza di società efficienti che riescono a ridurre i costi ottimizzando la gestione e creando economie di scala; ai lavoratori e all’internalizzazione degli stessi quando invece l’allora presidente di Geofor (oggi presidente di RetiAmbiente), società gestore del servizio nella nostra area, affermava che le risorse stanziate per l’affidamento del servizio di raccolta rifiuti erano sufficienti per coprire i costi dell’assunzione dei lavoratori all’interno dell’azienda mentre invece si è scoperto che i calcoli erano completamente sbagliati; all’attuale Governo per la mancanza di impianti quando invece è responsabilità della regione Toscana in quanto il piano rifiuti è di sua competenza ed è in ritardo di decenni; del piano industriale di RetiAmbiente che il rappresentante del comune di Cascina ha approvato l’anno scorso durante l’assemblea dei soci. Si tratta di una ipocrisia fuori dal comune. Tant’è che due anni fa, gli stessi partiti di maggioranza chiedevano le stesse cose ma nel frattempo nulla è cambiato. Anzi, hanno approvato documenti e gestioni che oggi mettono in discussione. Nel frattempo nel management del gruppo Retiambiente rimangono gli stessi personaggi che hanno provocato questo disastro, essendo espressione della politica che oggi cerca di scaricare le proprie colpe. Sarebbe opportuno invece affidare maggiore autonomia alle società di gestione locali; predisporre come base di calcolo dei piani finanziari dei coefficienti riferiti a piccoli ambiti, non all’intero Ambito Toscana Costa, e premiare i comuni virtuosi; sollecitare la regione Toscana sull’impiantistica; garantire ai comuni maggiori entrate dai profitti della vendita del rifiuto ed efficientare la lotta all’evasione e l’applicazione di sanzioni ai trasgressori e penali alla ditta per le proprie mancanze sul servizio – conclude Rollo.