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Ci arrivano quotidianamente segnalazioni di persone che non sanno come fare o a chi rivolgersi per prenotare una visita. Tutto questo caos contribuisce ad affollare i nostri Pronto Soccorso e conseguentemente, ad allungare ancora i tempi di attesa negli ospedali.
Siamo particolarmente preoccupati per la decisione repentina di ridurre l’orario d’apertura del presidio sanitario di Marina di Pisa. Fino alla fine di ottobre il servizio CUP era disponibile la mattina di giovedì e sabato e il pomeriggio di martedì. Adesso è disponibile solo la mattina di martedì e giovedì dalle 7 e 30 alle 12.
I residenti del litorale sono particolarmente preoccupati per il futuro del presidio ospedaliero che costituisce un centro socio-sanitario importante soprattutto per la popolazione più fragile. Disabili e anziani hanno maggiori difficoltà degli altri residenti a raggiungere l’ospedale Cisanello o il Santa Chiara. Inoltre, riteniamo che non abbia alcun senso ridurre l’orario di apertura del presidio proprio a ridosso della stagione balneare. Sappiamo che il sindaco Conti si è già attivato nelle sedi opportune e anche noi porteremo la questione in Consiglio regionale” lo dichiarano il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Diego Petrucci assieme al capogruppo FdI in Consiglio comunale Maurizio Nerini e i consiglieri comunali FdI Virginia Mancini e Stefano Barsantini a conclusione di una conferenza stampa sulla situazione della sanità pisana.
“Su questo argomento – sottolinea Mancini – come consigliere comunale, ho presentato un question time lo scorso 10 ottobre. Il sindaco mi rispose che gli enti di riferimento gli avevano riferito che l’orario di apertura del presidio di Marina non avesse subito alcuna variazione né fossero in corso rimodulazioni delle prestazioni ivi assicurate. La realtà purtroppo è ben diversa”.
“Alla situazione del presidio di Marina – dice Barsantini – si aggiunge quella dei laboratori di analisi. Numerosi pazienti si sono recati presso i laboratori di analisi privati e convenzionati e hanno appreso, improvvisamente, che la convenzione era stata ritirata e che avrebbero dovuto pagare il ticket nonostante che fossero esentati. La Asl Toscana Nord Ovest era a conoscenza della nuova normativa sulla riorganizzazione della rete dei laboratori del servizio sanitario nazionale da tempo ma si è trovata del tutto impreparata. Infatti, non ha nemmeno avvertito i medici di famiglia che la maggioranza dei laboratori privati non fossero più accreditati al servizio sanitario nazionale.
Sicuramente aumenteranno i disservizi per anziani, disabili e donne in gravidanza che godono dell’esenzione ma, adesso, per averla dovranno rivolgersi solo al pubblico. Questo problema sarà sentito molto sul litorale visto che il distretto è aperto solo due giorni a settimana. Ringraziamo Giani per la sua incapacità amministrativa”.