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Positive le dichiarazioni di Enel Green Power, ma mai come in questo momento è indispensabile valutare il progetto nella sua interezza, passare dalle parole ai fatti e lavorare con concretezza coinvolgendo tutti gli stakeholders. Ci impegniamo da anni lavorando ad un percorso che riconosca priorità al territorio ed alle competenze che esprime il suo indotto, ed attendiamo da tempo la condivisione di una visione strategica sull’utilizzo della risorsa geotermica e sulle potenzialità che anche in termini di “distretto” esprime. Lo strumento per noi rimane il Tavolo, chiediamo e ci aspettiamo una sua imminente convocazione.” Esordisce così Luigi Pino Presidente Confapi Toscana, l’Associazione della Piccola e Media Industria privata che rappresenta la maggior parte delle imprese dell’indotto dell’area geotermica tradizionale.
Il Presidente Pino, facendo riferimento a quanto ribadito da Confapi anche durante la seduta congiunta della seconda commissione e la commissione per le aree interne tenutesi nelle scorse settimane, torna sull’argomento “geotermia” a un mese esatto dalla giornata di visite alle aziende dell’indotto geotermico – realizzatesi proprio grazie all’invito di Confapi Toscana – da parte dell’ Assessora regionale all’Ambiente, all’Economia circolare, alla Difesa del suolo, Lavori pubblici e alla Protezione civile Monia Monni e dell’Assessore regionale Economia, Attività Produttive, Politiche del Credito e Turismo Leonardo Marras.
“In quell’occasione” – ricorda Pino – “Monni e Marras hanno fatto visita a diverse aziende del sistema Confapi dell’indotto Geotermico per poi concludere la giornata con un incontro collettivo finalizzato a conoscere da vicino le realtà del territorio e a raccogliere le istanze delle imprese. Abbiamo inoltre consegnato agli Assessori un documento che riassume le richieste espresse in rappresentanza delle nostre associate.”
Tra le richieste, “la priorità è che venga tempestivamente convocato il tavolo regionale sulla Geotermia istituito con le parti sociali. Quello che sappiamo ad oggi, di certo, sono le tempistiche: se entro fine giugno Enel Green Power deve consegnare il progetto, sarebbe utile utilizzare questo lasso di tempo a disposizione per fare un primo incontro del Tavolo così da dare il via a quell’auspicata sinergia tra tutti gli stakeholders per supportare la Regione nell’iter e sui criteri di valutazione del piano di investimento che il concessionario presenterà e arrivare in qualche modo preparati alla lettura del progetto. Dalla proposta formale di Enel, invece, la Regione avrà 75 giorni di tempo per valutare: sono pochi, ma abbastanza per riuscire a costituire un percorso partecipativo che coinvolga tutti e che sia luogo di confronto utile a valutare il piano su una strategia complessiva, cogliendo l’occasione che il momento storico ci offre”.