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“La politica deve predisporre innovazioni normative per la tutela dei terreni agricoli e dei lavoratori colpiti dai danni provocati dalla fauna selvatica e dagli agenti atmosferici”. Lo ha detto il segretario generale della Confael, Domenico Marrella, nel suo intervento alla conferenza stampa di presentazione del libro di Massimo Moncelli “Stima dei danni provocati da fauna selvatica alle coltivazioni agricole e al patrimonio ittico e zootecnico” tenuta alla sala stampa della Camera dei Deputati.
“I danni atmosferici- ha sottolineato Marrella -, le alluvioni e la desertificazione, a causa del cambiamento climatico, hanno già messo a dura prova il territorio italiano e le sue coltivazioni agricole. Se a questo aggiungiamo i danni provocati dalla fauna selvatica, in particolare gli animali predatori come il lupo, l’orso o il cinghiale, dobbiamo rilevare che i danni nel settore agricolo sono rilevanti. Di conseguenza, a farne le spese sono i lavoratori agricoli che in molti casi, si trovano costretti a abbandonare i propri terreni”.
Per questo, secondo il leader della Confederazione Autonoma Europea dei Lavoratori, “è necessario un quadro normativo diverso da quello attuale che affronti il problema e che tuteli i lavoratori agricoli”. Secondo Marrella il problema relativo ai danni sui terreni agricoli è dovuto in parte al ripopolamento di alcune specie animali. “In passato – ha aggiunto – sono state fatte delle scelte scellerate come il ripopolamento dei lupi che sempre più spesso si avvicinano ai centri abitati per attaccare gli animali degli allevamenti. Oltre a questo c’è un problema di sicurezza, perché a rischiare sono anche i coltivatori stessi”.
In tal senso, Marrella ha annunciato che la Confael avanzerà “una proposta normativa per la salvaguardia del territorio, il regolamento del ripopolamento dei predatori, per una maggiore sicurezza, per il rafforzamento dei controlli, per una maggiore prevenzione e per la formazione di figure professionali all’interno dei corpi forestali”.