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Senza voler creare allarmismi o essere tacciati di propaganda sindacale, il SIULP-PISA è costretto a
lanciare un grido di insofferenza dovuto alle determinazioni assunte dal Questore di Pisa, non
riferendoci solo a quanto accaduto dall’atto del Suo insediamento, in termini di relazioni sindacali, di
orario di lavoro o di sicurezza sui luoghi di lavoro che, a nostro avviso, sono temi sui quali sono state
perpetrate gravi violazioni, tempestivamente rappresentate agli Organi Dipartimentali attraverso un
dossier di circa 200 pagine, ma oggi ci riferiamo ad un provvedimento del Questore che da lunedì 18
p.v. vedrà un ulteriore indebolimento di un presidio di Polizia come il Commissariato di Volterra.
Per il Commissariato di Volterra che conta un organico di circa 20 operatori, ruoli tecnici e dirigente
compresi perdere un’unità operativa rappresenta un grave nocumento. Infatti per tamponare la
mancanza di uomini, lo scorso mese di dicembre il Dipartimento della P.S. aveva assegnato un vice
ispettore, di prima nomina, al Commissariato di Volterra, nell’intenzione di dare un po’ di ossigeno e
linfa nuova ad un presidio di Polizia la cui competenza è rivolta ad una realtà che per estensione è la
maggiore della provincia pisana, dove insistono un carcere, la REMS e altre strutture cliniche per la
salute mentale con ospiti sottoposti alla misura di sicurezza della libertà vigilata.
Questo al netto del fatto che tra non molto con l’avvinarsi della bella stagione Volterra sarà un’ambita
meta turistica.
Il S.I.U.L.P.-PISA ritiene la scelta del Questore non comprensibile sotto l’aspetto funzionale ed
operativo, che non solo mortifica ulteriormente quel delicato avamposto di legalità, costretto ad
operare tra mille difficoltà, ma anche perché sono tanti i colleghi del ruolo degli ispettori, di prima
nomina, che ad oggi non hanno fatto rientro nella sede di provenienza con le comprensibili difficoltà
personali e familiari.
Ovviamente esprimiamo la massima comprensione alle legittime aspirazioni del collega che il
Dipartimento della PS, valutate le procedure concorsuali e le esigenze degli organici, aveva assegnato
al Commissariato di Volterra e che poi, invece, il Questore, per motivi che per il momento riteniamo
di non dover approfondire, ha trasferito con un suo provvedimento alla Questura di Pisa. Ci sembra
tuttavia legittimo, però, porci un interrogativo: nell’ambito della sicurezza dei cittadini residenti in
ogni angolo della provincia – oggi è toccato a Volterra domani chissà a quale presidio toccherà –
è possibile continuare ad assistere a certe “operazioni”?
Si badi che le scelte – quelle sbagliate per le quali rischiano di pagare colleghi incorsi nelle
incompetenze altrui – quando si agisce nell’ambito della sicurezza sono sempre dietro l’angolo. A
rimetterci sarà sempre l’anello più debole; in questo caso i cittadini di Volterra. E Pisa ne è tristemente
testimone.
Il SIULP-PISA si è sempre battuto e si batterà per quelle garanzie in termini di prevenzione e di
ordine pubblico e non si rassegnerà ad assistere ogni giorno a scelte operate in modo autoritario, ben
lontane dall’essere autorevoli, il più delle volte in violazione delle norme scritte e soprattutto senza
far ricorso al quel buon senso, indispensabile nel nostro ambito di offerta di sicurezza laddove
dovrebbe regnare nel rispetto di chi opera sulla strada, ma soprattutto per difendere la cittadinanza
dalle vecchie e dalle nuove minacce.