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In arrivo i rimborsi per chi ha pagato, subito dopo l’estate, i costi maggiorati degli abbonamenti dell’autobus con la tariffa extraurbana, pur abitando nel territorio urbano di Pisa. Fino a mercoledì 28 febbraio è infatti possibile presentare domanda per richiedere il rimborso che sarà erogato agli utenti del Trasporto Pubblico Locale che hanno sottoscritto un abbonamento per le tratte Pisa-Riglione e Pisa-San Piero a Grado nel periodo compreso tra il 20 agosto e il 14 settembre 2023.
La richiesta può essere presentata all’URP del Comune di Pisa (Lungarno G. Galilei, 43, con ingresso da Piazza XX Settembre, aperto da lunedì a venerdì, dalle 8.30 alle 12.30 e il martedì e giovedì, dalle 15.00 – 17.00) o tramite PEC all’indirizzo comune.pisa@postacert.toscana.it, all’attenzione dell’Ufficio “Mobilità”.
I rimborsi verranno erogati con accredito sul conto corrente indicato nella richiesta di rimborso. L’utente TPL che intende presentare domanda deve allegare alla richiesta la propria carta di identità in corso di validità, copia dell’abbonamento sottoscritto e una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà in cui dichiara: nome e cognome; codice fiscale; luogo e data di nascita; residenza; IBAN dove effettuare il bonifico di rimborso; di aver effettuato abbonamento all’autobus per le tratte Pisa-Riglione e Pisa-San Piero a grado nel periodo 20/08/2023 – 14/09/2023; la spesa sostenuta.
“Come avevamo promesso – spiega l’assessore alla mobilità del Comune di Pisa Massimo Dringoli – procediamo al rimborso di tutti gli abbonamenti per gli utenti di Riglione, San Piero a Grado e La Vettola che sono stati erroneamente emessi con la tariffa extraurbana nei mesi di agosto e settembre, prima che fosse stabilita la convenzione tra Comune di Pisa e Autolinee Toscane che ha uniformato le tariffe in tutto il territorio comunale. Sarà il Comune, come già annunciato, a sostenere le spese per rimborsare i costi maggiorati sostenuti dalle famiglie, costi che risultano comunque molto contenuti visto che si parla di una cifra complessiva che ammonta a 582 euro”.