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Molti gli eventi organizzati dal Comune in occasione del prossimo Giorno del Ricordo. La sindaca Deidda: “Importante ricordare i tragici eventi della storia”
Due mostre e l’intitolazione di un giardino per celebrare a Santa Croce sull’Arno il Giorno del ricordo, che si terrà domani 10 febbraio. Il Comune di Santa Croce sull’Arno ha organizzato due mostre dedicate alla complessa storia delle terre al confine italiano orientale, nel corso dell’800 e del ‘900. La mostra materiale è stata allestita nel palazzo comunale, mentre la mostra virtuale sarà fruibile su tablet in biblioteca e sul sito del Comune. Inoltre, il Comune ha deciso di intitolare il giardino che si trova tra via xi febbraio, via Artemisia Gentileschi e via Gaetano Salvemini, in ricordo delle vittime delle foibe.
La mostra virtuale “Il confine più lungo. Dai conflitti alla riconciliazione sulla frontiera adriatica” è curata da Raoul Pupo, Fabio Todero, Stefan Čok ed è un progetto promosso dall’Istituto nazionale Parri e dall’Istituto Regionale per la Storia della Resistenza e dell’Età contemporanea nel Friuli Venezia Giulia, ha ricevuto il patrocinio del Ministero della Cultura ed è stata realizzata in collaborazione con la Sezione di Storia ed Etnografia della Biblioteca nazionale slovena e degli studi di Trieste, Società di studi fiumani in Roma, Associazione Giuliani nel mondo di Trieste e Istituto per gli incontri mitteleuropei di Gorizia.
Si compone di trentadue pannelli multimediali ed è fruibile a più livelli: senza mai uscire dal sito, il visitatore può usufruire di testi brevi, immagini e musiche; può consultare gli approfondimenti, può scaricare i documenti, che sono anche in lingua tedesca o croata, i video e i cataloghi che gli interessano e farne uso nella didattica. All’interno della mostra c’è anche la possibilità di seguire un intero corso universitario a più voci, realizzato con il contributo dei maggiori esperti della materia.
La mostra cartacea “Fascismo, foibe, esodo. Le tragedie del confine orientale”, allestita nella sede del Comune, è composta da 10 pannelli dedicati ed è stata realizzata dalla Fondazione Memoria della Deportazione, a cura di Bruno Enriotti, con l’obiettivo di ricostruire le drammatiche vicende avvenute al confine orientale nella prima metà del novecento. Per chi vorrà approfondire questo periodo storico, in biblioteca ci sarà anche lo scaffale tematico.
A chiudere le celebrazioni, quest’anno, sarà un momento istituzionale in cui uno spazio urbano sarà intitolato alle vittime delle foibe. L’intitolazione riguarderà il giardino pubblico che si trova tra le strade via XI febbraio, via A. Gentileschi, via G. Salvemini, la data della cerimonia è da stabilire.
“Le mostre sono un’attività del nostro “Tavolo della Memoria” – dice Giulia Deidda, sindaca di Santa Croce sull’Arno – che, anche quest’anno, ha improntato la sua attività sull’approfondimento storico; in particolare la mostra virtuale è un’importante opportunità per mettere facilmente a disposizione materiali vari e vasti. Quest’anno il programma per il Giorno del ricordo andrà oltre la data del 10 febbraio. Con la conferenza dei capigruppo, infatti, abbiamo stabilito di intitolare uno spazio urbano alle vittime delle foibe e abbiamo scelto il giardino pubblico che si trova tra via XI febbraio, via A. Gentileschi, via G. Salvemini. In questo modo un altro pezzo doloroso ma importante della nostra Storia avrà un segno tangibile di memoria“.
Nella foto allegata: Assessora, Elisa Bertelli, Valentina Fanella, consigliera Per un’altra Santa Croce, Vincenzo Oliveri, capogruppo Asma 2.1, Giulia Deidda, sindaco di Santa Croce sull’Arno, Marco Rusconi, consigliere comunale Per un’altra Santa Croce, assessora Nada Braccini, Ivetta Parentini, capogruppo Pd.