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Don Milani, autore de “L’obbedienza non è più virtù’’, che raccoglie le due lettere, “La risposta ai Cappellani Militari” che avevano tacciato di “viltà” i primi obiettori di coscienza e la “Lettera ai Giudici” con la quale si difese in tribunale dall’accusa di apologia di reato, il volume che ha aperto le porte al riconoscimento del diritto all’obiezione di coscienza al servizio militare in Italia. Don Milani, sacerdote obbediente, che accetta tutti i provvedimenti presi dalla Curia fiorentina del tempo nei suoi confronti, fino all’“esilio” di Barbiana: “Noi la Chiesa non la lasceremo perché non possiamo vivere senza i suoi sacramenti e senza il suo insegnamento” scrisse. E’ al crocevia di questo apparente paradosso tra obiezione ed obbedienza, che inquieta le coscienze, che si colloca oggi mentre è in corso il confronto del sinodo “Don Milani, obbedienza e coscienza”, il terzo incontro del ciclo “Don Milani, profeta di giustizia sociale”, la quinta edizione degli “Incontri per gente comune” a cura del centro studi I Cappuccini Acli Persone Comunità inserito nel cartellone della Festa della Toscana con la compartecipazione del Consiglio Regionale, la scuola di formazione popolare promossa nel 2015 dalle Acli provinciali i Pisa in collaborazione con gli altri promotori del progetto di rigenerazione urbana e sociale dello storico convento del quartiere di San Giusto.
L’appuntamento è per domenica 25 febbraio alle 21, nella Biblioteca dei Cappuccini (Via dei Cappuccini, 2b). Interverranno don Andrea Bigalli, docente all’Istituto di scienze religiose della Toscana e responsabile della commissione su Barbiana della diocesi di Firenze, e padre Giacomo Costa, consultore della segreteria generale del sinodo, assistente spirituale delle Acli nazionali e già direttore di Aggiornamenti Sociali, il periodico dei gesuiti italiani. Modererà l’incontro Donatella Turri, direttrice della Fondazione per la Coesione Sociale di Lucca.
L’iniziativa è promossa con il coinvolgimento, oltre che delle Acli Provinciali di Pisa e Lucca, anche di Agesci Pisa, Azione Cattolica di Pisa, cooperativa Aforisma, Arci di Pisa, Cisl Pisa, Cgil Pisa, Movimento Focolari, Comunione e Liberazione Pisa. L’incontro arriva dopo “La parola fa eguali”, lo spettacolo teatrale della compagnia “Teatri Reagenti” di Milano, andato in scena nel settembre scorso al Teatro Nuovo e “Don Milani e il lavoro” e “Don Milani e la scuola”, il primo e il secondo degli incontri del ciclo, e sarà seguito da un altro momento di riflessione pubblica, sempre con al centro la figura del Priore, “Don Milani e la pace” (in programma a marzo). “Stiamo sviluppando questi temi coinvolgendo dal basso nell’organizzazione anche altre realtà sociali, testimoni e biografi, della vicenda umana e spirituale del priore, dando parola ai suoi scritti ma anche a docenti universitari, educatori, insegnanti, sacerdoti e attivisti – spiega il presidente delle Acli Provinciali Andrea Valente -. Partendo dal contesto di allora vogliamo dare uno sguardo alla complessità dell’oggi, con un obiettivo e una domanda di fondo cui provare a dare risposta: chi sono, oggi, i ragazzi di don Milani?”