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Le nuove iscritte non compensano il fisiologico “invecchiamento” degli imprenditori. Commercio, servizi alle imprese e costruzioni i settori più rilevanti.
Nel 2023 le imprese registrate condotte da giovani under 35 nelle province di Lucca, Massa-Carrara e Pisa arretrano del -2,9% rispetto al 2022. La flessione risulta più contenuta rispetto a quello della Toscana (-3,5%) e a quella nazionale (-3%). Il calo risente delle cancellazioni di imprese non più operative effettuate dagli uffici camerali ma soprattutto del progressivo invecchiamento degli imprenditori, usciti dalla categoria in numero superiore rispetto alle nuove imprese create da giovani. Nelle aree meno centrali delle tre province, dove i costi di insediamento sono più accessibili e le opportunità di lavoro dipendente sono più limitate, si osserva un’incidenza maggiore di imprese giovanili. Questi individui, probabilmente desiderosi di rimanere nei propri territori, scelgono di avviare un’attività imprenditoriale propria.
“Il calo delle imprese giovanili – afferma Valter Tamburini, Presidente della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest – mette in primo piano un tema più ampio e rilevante come quello demografico. Con un numero crescente di imprenditori che “invecchiano” e un numero insufficiente di giovani che li rimpiazzano, diventa sempre più evidente l’importanza di affrontare questa sfida in modo proattivo. Promuovere e sostenere l’imprenditoria giovanile è infatti fondamentale non solo per la vitalità economica dei territori, ma è anche una forza trainante per l’innovazione e l’adozione delle tecnologie digitali che stanno plasmando il futuro dell’economia. È quindi fondamentale adottare, ad ogni livello, iniziative che incentivino la partecipazione attiva dei giovani al mondo imprenditoriale, affinché possano garantire un futuro prospero e sostenibile per i nostri territori.”
In provincia di Lucca Il numero di imprese giovanili è diminuito di 80 unità (-2,6%) nel 2023, scendendo sotto le 3 mila unità registrate: si tratta del 7,1% delle imprese lucchesi, in linea con il dato regionale (7,2%) ma inferiore a quello nazionale (8,5%). La diminuzione è avvenuta nonostante un saldo positivo tra iscrizioni e cessazioni, che non ha compensato le uscite di imprenditori dalla categoria per superamento del limite di età. Oltre la metà delle imprese giovanili si concentra tra Commercio (709 unità), Costruzioni (410) e Alloggio e ristorazione (360). Nel 2023 presentano segno positivo soltanto l’Industria (+5,8%), dove cresce la filiera nautica, e i Servizi alle imprese (+4%) grazie all’aumento della cura e manutenzione del paesaggio (per lo più giardinieri). In calo invece il Commercio (-5,2%), dove crescono gli intemediari/agenti, l’Alloggio e ristorazione (-1,6%) e i Servizi alla persona che segnano un -6,6%. Diminuiscono anche le Costruzioni (-2,4) e l’Agricoltura, dove la flessione sfiora i dieci punti percentuali. Tra i territori, tutti in calo, Media Valle e Garfagnana presentano la maggior incidenza di imprese giovanili.
Nel 2023 le imprese giovanili della provincia di Massa-Carrara hanno registrato una flessione del 5,9%, (-89 unità) scendendo a quota 1.412. Il saldo tra nascite e cessazioni, non comprendendo le imprese che escono dalla categoria a causa del superamento dei 35 anni, è invece positivo.
L’incidenza giovanile sul totale delle imprese apuane si ferma al 6,4%, al di sotto di quella regionale (7,2%) e nazionale (8,5%). Tra i settori, il Commercio (-7,5%), i Servizi alle imprese (-7,6%) e le Costruzioni (-3,8), tutti in flessione, sommano il 57% delle imprese giovanili apuane. Diminuiscono anche l’Alloggio e ristorazione (-4,4%) e l’Agricoltura (-13,2%), mentre crescono solo l’Industria (+4,9%) e i Servizi alla persona (+6,5%) grazie a parrucchieri e centri estetici. Tra i territori la Costa registra una flessione più contenuta rispetto alla Lunigiana che ha una maggiore incidenza di imprese “under 35”.
In provincia di Pisa nel 2023 le imprese guidate da under 35 sono calate di 54 unità (-1,7%), attestandosi a quota 3.058, per un’incidenza sul totale stabile al 7,3%, in linea con la Toscana ma inferiore alla media nazionale (8,5%). Il saldo imprenditoriale giovanile è stato positivo, ma non è riuscito a compensare le uscite dalla categoria “giovani” per superamento del limite di età.
Il settore con la maggiore presenza di imprese under 35 è quello dei servizi, con il commercio (809 unità), i servizi alle imprese (602 unità) e il turismo (353) che tengono nell’anno. Nei servizi alle imprese si rileva una buona presenza di agenti e mediatori assicurativi e di addetti alla cura del paesaggio, mentre nell’Alloggio e ristorazione crescono le strutture ricettive. Le costruzioni (-6%) e l’industria (-4,3%) sono in calo, mentre l’agricoltura rimane stabile. Sul territorio diminuiscono tutte le aree ad eccezione del Valdarno Inferiore che resta invariato.
Questo è quanto emerge dall’analisi effettuata dall’Istituto di Studi e Ricerche (ISR) e dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest in merito alla dinamica dell’imprenditoria giovanile nelle province di Lucca, Massa-Carrara e Pisa nel 2023.