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Oltre 6.4 milioni di euro di investimento per migliorare il sistema di raccolta e trattamento delle acque reflue. Più di 5 chilometri di nuove condotte per estendere il “secondo tempo” del servizio idrico. Oltre 12mila i cittadini che, in modo diretto o indiretto, beneficeranno degli effetti di questi lavori, con notevoli vantaggi ambientali. Sono solo alcuni dei numeri relativi al progetto, ora concluso, sulla fognatura e la depurazione nel capoluogo di Bientina, che ha interessato anche parte del comune di Buti. Un maxi-intervento senza precedenti per il territorio, realizzato da Acque, gestore idrico del Basso Valdarno, in stretta sinergia con le amministrazioni comunali coinvolte.
La fognatura – Eliminare gli scarichi diretti ancora presenti nel capoluogo, indirizzando i reflui nel sistema fognario esistente. Questo l’obiettivo principale dei lavori per l’estensione della fognatura, raggiunto grazie alla posa in opera di 5 chilometri di nuove tubazioni (2.750 metri di condotte a gravità, 2.250 metri di quelle in pressione), ma anche di 5 impianti di sollevamento, 12 manufatti di sfioro e altre numerose opere accessorie. Le operazioni hanno interessato varie zone dell’abitato di Bientina (inclusa parte della zona industriale Barsiliana, nel comune di Vicopisano), in particolare le vie San Piero, Viarella, del Polta, della Vecchia Stazione, Ariosto e un tratto della SR 439 Sarzanese-Valdera. I lavori, suddivisi in 4 lotti e progettati da Ingegnerie Toscane, hanno avuto un importo economico di 2,7 milioni di euro.
Il depuratore – A questi si sono aggiunti ulteriori 3.7 milioni per il progetto sul depuratore, nella parte nord del capoluogo: grazie ad una serie di interventi di adeguamento e di ampliamento, la potenzialità di trattamento – di tipo biologico a fanghi attivi – è passata da 6mila a 12mila abitanti equivalenti. L’impianto può così ricevere anche una parte dei reflui provenienti dal comune di Buti, a seguito della dismissione del depuratore di Cascine. Una parte delle strutture preesistenti è stata mantenuta (come le vasche di sedimentazione, denitrificazione e ossidazione), mentre quelle principali (vasche con le stesse finalità ma molto più capienti, e un grande digestore aerobico), sono state costruite ex novo.
Cascine di Buti – Oltre alla dismissione del depuratore, a Cascine di Buti i lavori (per un investimento da 930mila euro) hanno permesso il recupero di 4 scarichi fognari che recapitavano direttamente le acque in ambiente: due nell’area industriale tra la Sarzanese Valdera e il Canale Emissario, uno tra la Sarzanese Valdera e piazza Unione Europea, uno tra via Matteotti, via Mazzini e dintorni. Adesso i reflui vengono indirizzati al depuratore di Bientina, tramite la realizzazione di stazioni di sollevamento e ulteriori tratti di condotte, per un ampliamento complessivo della rete fognaria di circa 1,2 chilometri.
I vantaggi – “Gli interventi appena conclusi – spiega l’amministratore delegato di Acque Fabio Trolese – garantiscono il completo adempimento alle normative italiane ed europee sulla raccolta e trattamento dei reflui civili. In più, è stata efficientata la gestione del servizio di depurazione, al fine di restituire in ambiente acque sempre più pulite e in quantità superiori”. “L’attivazione dell’intero sistema di Bientina – sottolinea il presidente Simone Millozzi – porta da oggi indubbi benefici in termini ambientali per il territorio e per la qualità della vita dei cittadini. Il progetto rientra nel quadro degli investimenti per la complessiva riorganizzazione del sistema di depurazione del Basso Valdarno, della quale fanno parte anche l’Accordo del Cuoio e il Tubone della Valdinievole”.
“Ogni volta che un territorio viene investito da importanti lavori infrastrutturali – ricorda Dario Carmassi, primo cittadino di Bientina – spesso il primo elemento percepito è il disagio rispetto ai cantieri. Da Sindaco lo capisco, tuttavia quasi mai viene compreso immediatamente il vantaggio che quei cantieri porteranno alla comunità. Oggi Acque ci riconsegna una rete più ampia, efficace e moderna, con indiscutibili vantaggi dal punto di vista ambientale e funzionale”. “Le importanti risorse investite sul nostro territorio – gli fa eco l’assessora all’ambiente Desirè Niccoli – tradotte nel risanamento e ampliamento della rete fognaria e del depuratore, consentono di allinearsi alle normative italiane ed europee, ma soprattutto di qualificarci nella tutela dell’ambiente e del benessere della nostra comunità attuale e futura”.