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Anticorruzione: il Comune di Pisa adotta nuova procedura per tutelare chi segnala o denuncia comportamenti illeciti

Implementare la prevenzione e la lotta alla corruzione all’interno dell’ente, tutelando coloro che segnalano o denunciano comportamenti illeciti che ledono l’interesse pubblico o l’integrità dell’amministrazione. Via libera dalla Giunta alla nuova “Procedura whistleblowing” del Comune di Pisa che recepisce le novità normative introdotte in materia con il D. Lgs 24/2023.

“La disciplina del whistleblowing – dichiara l’assessore alla legalità, Giovanna Bonanno – risponde all’esigenza di fornire particolare tutela a coloro che, nell’ambito del proprio contesto lavorativo, vengano a conoscenza di comportamenti, atti od omissioni illeciti e decidano di segnalarli o denunciarli alle autorità competenti. L’istituto, introdotto per la prima volta in Italia nel 2012, è stato oggetto negli anni di diverse modifiche normative, l’ultima delle quali ad opera del D. Lgs 24/2023 che recepisce nel nostro ordinamento la direttiva UE 2019/137 e raccoglie in un unico testo normativo l’intera disciplina dei canali di segnalazione e delle tutele riconosciute ai segnalanti. Norme alle quali si è prontamente uniformato il Comune di Pisa, che con la delibera approvata in Giunta ha adottato la nuova procedura di gestione delle segnalazioni indicata nel citato decreto, andando a sostituire quella fino ad oggi utilizzata. Quello della lotta alla corruzione e all’illegalità all’interno della macchina amministrativa – conclude l’assessore – è un tema su cui abbiamo lavorato molto in questi anni e sul quale continuiamo a mantenere alta l’attenzione perché rappresenta certamente una leva fondamentale non solo per fare emergere illeciti ma anche per far crescere e migliorare l’efficienza della Pubblica Amministrazione”.

Nello specifico la nuova procedura adottata dal Comune di Pisa prevede la possibilità di segnalare le seguenti violazioni: illeciti amministrativi, contabili, civili o penali; condotte illecite rilevanti ai sensi del decreto legislativo 231/2001, o violazioni dei modelli di organizzazione e gestione ivi previsti; atti o comportamenti che vanificano l’oggetto o la finalità delle disposizioni di cui agli atti dell’Unione;  i comportamenti impropri da parte del funzionario pubblico che, al fine di curare un interesse proprio o di terzi, assuma o concorra all’adozione di una decisione che devia dalla cura imparziale dell’interesse pubblico non sono più considerate di per sé violazioni segnalabili, bensì possono essere considerate come elementi concreti di una violazione che potrebbe concretizzarsi; illeciti che rientrano nell’ambito di applicazione degli atti dell’Unione europea o nazionali relativi ai seguenti settori: appalti pubblici; servizi, prodotti e mercati finanziari e prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo; sicurezza e conformità dei prodotti; sicurezza dei trasporti; tutela dell’ambiente; radioprotezione e sicurezza nucleare; sicurezza degli alimenti e dei mangimi e salute e benessere degli animali; salute pubblica; protezione dei consumatori; tutela della vita privata e protezione dei dati personali e sicurezza delle reti e dei sistemi informativi; atti od omissioni che ledono gli interessi finanziari dell’Unione; atti od omissioni riguardanti il mercato interno.

I soggetti che possono inviare segnalazioni sono: i dipendenti del Comune di Pisa, anche se in servizio presso altre amministrazioni pubbliche in posizione di comando, distacco o situazioni analoghe;  i dipendenti di altre amministrazioni pubbliche in posizione di comando, distacco o situazioni analoghe presso il Comune di Pisa; i dipendenti di enti pubblici economici e degli enti di diritto privato nei cui confronti il Comune di Pisa esercita il controllo ex art. 2359 c.c., i dipendenti delle società in house, nonché i lavoratori e i collaboratori di imprese fornitrici di beni o servizi o che realizzano opere a favore del Comune di Pisa, nel caso di segnalazioni di illeciti o irregolarità riguardanti l’Amministrazione Comunale; i dipendenti degli organismi di diritto pubblico del Comune di Pisa;  i dipendenti dei concessionari di pubblico servizio del Comune di Pisa;  i lavoratori autonomi, liberi professionisti e consulenti che svolgono la propria attività lavorativa presso il Comune di Pisa; volontari e tirocinanti, retribuiti e non retribuiti, che prestano la propria attività presso il Comune di Pisa; azionisti da intendersi come le persone fisiche che detengono azioni in una delle società del Comune di Pisa, ove assumano veste societaria; persone con funzioni di amministrazione, direzione, controllo, vigilanza o rappresentanza, anche qualora tali funzioni siano esercitate in via di mero fatto, presso il Comune di Pisa (ad esempio componenti dell’Organismo di valutazione, del Collegio dei Revisori,…)

Le segnalazioni dovranno essere il più chiare e circostanziate possibili e potranno essere presentate al Responsabile della prevenzione della corruzione e trasparenza del Comune di Pisa o, a determinate condizioni, all’Autorità nazionale anticorruzione. Le segnalazioni anonime saranno prese in carico se adeguatamente circostanziate. L’Amministrazione dovrà garantire la riservatezza dell’identità del segnalante, anche al fine di evitare l’esposizione dello stesso a misure ritorsive da parte dell’ente in ragione della segnalazione.