Physical Address

304 North Cardinal St.
Dorchester Center, MA 02124

Pisa: da “via Giovanni D’Achiardi” a via “Giusti tra le Nazioni”, venerdì la cerimonia per il cambio di denominazione

Si svolgerà venerdì’ 26 gennaio, a partire dalle 11.30, nell’area a verde Raffaello Menasci, la cerimonia per il cambio di denominazione di “via Giovanni D’Achiardi” – il rettore dell’Università di Pisa che nel 1938 si rese responsabile dell’espulsione di studenti e docenti ebrei dall’Ateneo Pisano – in “via Giusti tra le Nazioni”. L’iniziativa in occasione del Giorno della Memoria, la ricorrenza internazionale che si celebra ogni anno il 27 gennaio per ricordare le vittime dell’olocausto.

La cerimonia prenderà il via alle 11.30 con l’esecuzione di alcuni brani musicali da parte degli alunni dell’ I.C. “L. Fibonacci”. A seguire sono previsti gli interventi del sindaco di Pisa, Michele Conti, del prefetto di Pisa, Maria Luisa D’Alessandro, del Rettore  dell’Università di Pisa Riccardo Zucchi, del presidente della Provincia di Pisa, Massimiliano Angori, del presidente della Comunità Ebraica di Pisa, Andrea Gottfried, del presidente dell’ANPI sezione di Pisa, Bruno Possenti, del presidente del Consiglio Comunale, Alessandro Bargagna, e del vicepresidente del del Consiglio comunale di Pisa, Antonietta Scognamiglio.

La decisione di modificare la denominazione di via Giovanni d’Achiardi in via Giusti tra le Nazioni era stata adottata circa un anno fa dalla Giunta  Comunale in considerazione del fatto che “la Shoah – si legge nella delibera – ha rappresentato un momento drammatico per l’intera umanità, contraddistinguendosi per la particolare crudeltà delle azioni e delle persecuzioni poste in essere”. La Giunta ha invece ritenuto “opportuno intitolare la via in ricordo di persone che si sono contraddistinte per la lotta contro il genocidio nazista”. Da qui la nuova intitolazione, via Giusti tra le Nazioni, “in memoria di coloro che hanno agito in modo eroico a rischio della propria vita e senza interesse personale per salvare anche un solo ebreo dalla Shoah”.