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Sono stati presentati martedì sera durante la riunione della Consulta di quartiere 3, i risultati del sondaggio on line lanciato dall’Amministrazione Comunale sul futuro del quartiere Bellaria. E’ subito importante sottolineare la partecipazione che c’è stata: sono stati infatti 338 i partecipanti alla consultazione on line sulle ipotesi di sviluppo del piano attuativo della zona e oltre la metà dei voti sono arrivati proprio dai residenti della zona.
Nello specifico, 175 persone che hanno partecipato al sondaggio si sono dichiarate abitanti alla Bellaria, 110 residenti in città e 53 fuori Pontedera. Dall’esito della consultazione, dove, lo ricordiamo, era possibile esprimere un gradimento su una scala da 1 a 5, rispetto a un quadro totale di cinque soluzioni proposte, da A a E, emerge una affermazione, abbastanza netta, dell’ipotesi C, che prevede la realizzazione di un’area verde attrezzata che si affaccerà su via Enrico Toti e un’altra grande area a verde ubicata tra via Spadolini e via Pertini.
Il quadro dei risultati definitivi sul totale votanti vede, come detto, la soluzione C al primo posto con una media voto di 3,08, seguita da B ed E, rispettivamente con 2,84 e 2,61. Più staccate le ipotesi A e D, con 1,97 e 1,86.
Entrando ancor più nel dettaglio della consultazione c’è da sottolineare come la soluzione C sia preponderante anche nel voto dei residenti della Bellaria, dove ottiene un gradimento di 3,14 su 5.
“Le conclusioni provvisorie emerse dalla consultazione, rimasta on line dal 21 novembre fino al 15 dicembre, portano a una generalizzata scelta per l’ipotesi C, sia in relazione al numero dei votanti, sia tra coloro che hanno partecipato al sondaggio e si sono dichiarati residenti nel quartiere, la cui opinione assume, evidentemente, un maggiore peso specifico – spiega il sindaco di Pontedera Matteo Franconi – Abbiamo voluto offrire a tutti uno strumento partecipativo nella fase preparatoria degli indirizzi da assegnare al lottizzante, che ringrazio per la disponibilità e la collaborazione dimostrate e per il lavoro progettuale che adesso è chiamato a predisporre perché possa esprimersi sul tema l’organo competente e cioè il Consiglio Comunale. Si è trattato, senza timore di smentita, di una operazione innovativa che, per la prima volta, è riuscita a offrire ai cittadini, in modo semplice e immediato, 5 opzioni alternative di sviluppo urbanistico del quartiere sulle quali esprimere il proprio minore o maggiore gradimento. Proprio per questo ritengo che il fatto davvero importante di questa operazione sia stato l’arricchimento di una discussione pubblica con il parere e il punto di vista di oltre 300 persone che vi hanno partecipato. Mi preme sottolineare il ruolo molto importante avuto dalla Consulta, con la quale è stato condiviso questo percorso di partecipazione su un tema, quello della revisione del piano attuativo di una zona strategica, che assume rilevanza per l’intera città”
“Voglio ricordare infine – aggiunge il sindaco – che la Consulta sarà chiamata nuovamente a discutere il percorso urbanistico connesso al nuovo Piano Operativo della città con assemblee pubbliche organizzate già a partire da gennaio”.