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Aquilani a Palermo rilancia il play, lasciano Piccinini in panchina e mettendo Veloso al fianco di Marin. Davanti a sorpresa parte titolare Vignato. In difesa rientra Caracciolo al centro che affianca Hermannsson. Ma cambiano gli interpreti ma non il canovaccio delle gare del Pisa.
Pisa che parte forte nei primi minuti, cercando di mettere sotto la squadra di casa. Nei primi 25‘ è un dominio nerazzurro, con la squadra che va in rete con un colpo di testa di Marin, annullato dal Var per un lieve fuorigioco. E, come spesso accade alla squadra nerazzurra quest’anno, affondo sulla fascia sinistra del Palermo e squadra di casa in vantaggio. Pisa che a quel punto sparisce dal campo e in poco il Palermo raddoppia.
Nel secondo tempo girandola di emozioni. Il Pisa riparte come ad inizio gara e riesce a trovare la rete, sempre con Marin con un bel tiro da poco dentro l’area. Passa un po’ di tempo e dopo un affondo di Barbieri sulla destra, palla al centro e Valoti segna la sesta rete del suo campionato. Pisa che pare averne per ribaltare la gara, avendo difronte un Palermo allo sbando da diverse gare ma ci pensa l’arbitro ad indirizzare la gara. Infatti a centrocampo Marin entra in maniera brutta e decisa con il piede a martello su Coulibally; l’arbitro va a rivedere l’azione al Var e non può fare a meno che dare il rosso al vice capitano nerazzurro. Rosso meritato, ma stride con la decisione presa nel primo tempo sull’1 a 0 per il Palermo, con un fallo uguale subito dallo stesso Marin. In superiorità numerica il Palermo trova la terza rete. Nel finale potrebbero trovare pure la quarta rete, evitata da Nicolas mentre il Pisa prova un assedio ma senza ottenere risultati.
Per qualcuno oggi il Pisa ha fatto passi avanti, ma va ammesso che difronte aveva un Palermo che ultimamente sbanda ovunque. Nonostante questo la squadra non porta a casa il risultato e, con tutte le attenuanti del caso – vedi sfortuna, decisioni arbitrali, infortuni – ormai è una situazione che si protrae da inizio campionato. Il campionato del Pisa è ormai costante, senza sussulti, senza carattere. A questo punto non si può più aspettare, qualcosa va cambiato e in fretta e qualcuno deve metterci la faccia e prendersi le proprie responsabilità. La Serie B è la categoria più importante di tutto il calcio professionistico italiano, proprio perché tra questa categoria e quella sotto c’è un solco incredibile che non possiamo permetterci di attraversare. Per difenderla adesso va sacrificato qualunque cosa, anche a costo di tornare indietro sui propri passi e ammettere di aver sbagliato scelte nel momento in cui si è costruito la squadra. Nelle ultime 4 gare la squadra ha fatto 2 pareggi in casa e 2 sconfitte fuori, ruolino da piena retrocessione e, senza guardare la classifica, possiamo ritenere di aver avuto la fortuna di incontrare queste squadre in un periodo di loro calo, ma non riuscendo ad approfittarne. La zona retrocessione è ad un passo e la squadra non è capace di reagire. Tirando in ballo vecchi fantasmi, negli anni ’80 qualcuno oggi forse non sarebbe salito sul volo di ritorno per Pisa …
PALERMO (4-3-3): Pigliacelli; Graves, Marconi, Lucioni, Lund (76′ Aurelio); Segre, Gomes (76′ Stulac), Coulibaly (63′ Soleri); Di Francesco (76′ Di Mariano), Brunori, Insigne (87′ Valente). A disposizione: Desplanches, Kanuric, Mancuso, Nedelcearu, Vasic, Buttaro, Valente, Henderson. Allenatore: Corini
PISA (4-2-3-1): Nicolas; Barbieri, Caracciolo (85′ Masucci), Hermannsson, Esteves; Marin, Veloso; D’Alessandro (76′ De Vitis), Valoti (76′ Nagy), Vignato (63′ Piccinini); Moreo (76′ Gliozzi). A disposizione: Loria, Campani, Leverbe, Tramoni, Mlakar, Arena. Allenatore: Aquilani
Arbitro: Collu di Cagliari
Reti: 29′ Insigne, 42′ Brunori, 49′ Marin, 54′ Valoti, 80′ Segre
Ammoniti: Lund, Lucioni, Soleri, Hermannsson, Brunori Espulso Marin