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Dopo l’approvazione del piano strutturale della scorsa primavera, per Cascina si apre ora una nuova fase della pianificazione urbanistica con la quale saranno delineate le prospettive del territorio nei prossimi 5 anni. Il consiglio comunale ha infatti approvato l’avvio del procedimento per la formazione del POC (Piano operativo comunale) e della contestuale VAS (Valutazione ambientale strategica). “In questa fase intendiamo continuare a puntare sulla rigenerazione urbana – commenta il sindaco Michelangelo Betti -. una linea di azione che si riferisca alle aree dismesse precedentemente a destinazione industriale, artigianale o commerciale e al potenziamento e alla valorizzazione degli impianti sportivi, due temi che potranno essere oggetto di variante anticipatoria”.
“Per quanto riguarda l’aspetto metodologico – sottolinea Irene Masoni, assessora all’urbanistica -, si pongono alla base delle scelte di pianificazione una serie di approfondimenti conoscitivi: una lettura completa e corretta del territorio e delle sue dinamiche di trasformazione può essere l’unico strumento che ci permette di andare a disegnare uno strumento urbanistico che potrà incidere positivamente sull’evoluzione del territorio”. Per tutta l’estate gli uffici tecnici hanno effettuato i rilievi sul territorio, permettendo di avere una mappatura completa del tessuto urbano per isolati, facendo emergere il dismesso presente in ogni frazione, evidenziando la presenza o meno di parcheggi pubblici e privati e di aree libere.
“L’obiettivo conoscitivo – aggiunge Irene Masoni – è alla base anche di quegli approfondimenti che gli uffici tecnici hanno iniziato a condurre, insieme con altri servizi (scuola, servizi demografici), per avere contezza degli andamenti demografici, sociali ed economici sul nostro territorio. Questi sono aspetti che vanno inevitabilmente ad intrecciarsi sullo sviluppo (e sul tipo) di domanda abitativa e sono strettamente legati alla programmazione di altri servizi, in primis quelli scolastici”.
Il documento divide gli obiettivi del POC in quattro macro aree, tra loro strettamente interconnesse. Alcuni obiettivi sono strettamente legati alla volontà di superare problematiche emerse con l’attuale strumento urbanistico, altri guardano a sfide connesse a un nuovo periodo storico e a elementi che sono sempre di più urgenti, come la lotta ai cambiamenti climatici e la tutela ambientale. “Sul recupero del patrimonio edilizio e la qualità urbana – puntualizza l’assessora -, il POC punta al potenziamento degli spazi e dei servizi pubblici, al recupero del patrimonio edilizio esistente e alla risoluzione delle problematiche legate ai comparti edificatori non ultimati o non collaudati. Viene individuato un altro tema centrale, quello delle infrastrutture per la mobilità, anche per la gestione dei flussi del pendolarismo e del miglioramento della mobilità sostenibile”. Sempre in tema ambientale, il POC dedica ampio spazio al verde, alle risorse ambientali e all’analisi del territorio rurale. Dovrà essere predisposto un masterplan del verde, con l’obiettivo di creare un sistema integrato di aree a livello comunale in grado di contribuire alla mitigazione ambientale.