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Una serie di eventi condivisi tra associazioni del territorio per dire ‘BASTA!’ alla violenza sulle donne: nel tardo pomeriggio di sabato 25 novembre a Vecchiano l’associazione Attiesse, Il Gabbiano e Senofonte Prato daranno voce alle donne vittime di violenza in una serie di postazioni abbinate alle panchine rosse dislocate nelle frazioni del comune
Sabato 25 sera al Teatro Rossini di Pontasserchio andrà in scena lo spettacolo ‘NOI’, con testi dello scrittore e drammaturgo Francesco Olivieri, di Nicoletta Rindi e Sara Nannipieri per la regia di Federico Meini e Nicoletta Rindi: uno spettacolo che porta in scena le tante facce della violenza contro le donne, da quella psicologica alla violenza fisica fino al femminicidio, ma anche le piccole grandi paure con cui le donne convivono ogni giorno nel quotidiano. Da una idea di Daniela Bertini dell’associazione culturale Il Gabbiano, che ne ha curato l’organizzazione con Antitesi Teatro Circo, lo spettacolo coinvolge diverse associazioni del comune di San Giuliano Terme e del comune di Vecchiano, che lo hanno sostenuto con il patrocinio. In scena attori e attrici dell’associazione Il Gabbiano, dell’Attiesse associazione Teatro Spettacolo, musicisti della Filarmonica sangiulianese e la Società Filarmonica Senofonte Prato di Vecchiano.
Insieme, hanno realizzato uno spettacolo che vedrà la presenza di rappresentanti della Casa della Donna di Pisa per esporre i progetti in corso. In scena, Daniela Bertini , Monica Giorgetti, Mauro Lelli, Alessandra Mazzanti, Federico Meini, Sara Nannipieri, Stefano Nencini, Georgia Paolini, Giovanni Purromuto, Nicoletta Rindi, Michelangelo Roncella, Eloise Sbragia, Cristina Ulivieri con la partecipazione dell’attore Matteo Micheli e le musiciste Federica Ceccherini e Rossella Stabile. Alla fonica e luci, Alessandro Braccini.
Inoltre, insieme al circolo Arci Casa del popolo di Pontasserchio, l’associazione Il gabbiano e le associazioni della consulta del volontariato e dell’associazionismo di San Giuliano terme hanno lanciato una proposta a tutti i cittadini del comune: una adesione massiccia al movimento “Zapatos Rojas” (Scarpe Rosse), da parte di associazioni, esercenti e singoli cittadini, invitati ad esporre scarpe rosse e frasi simbolo del movimento alle finestre, porte, nelle vetrine dei negozi.
E’ iniziata da giorni la raccolta di scarpe da colorare di rosso, rilanciata sui social anche da Sei di Pontasserchio Se… Chiunque voglia aderire potrà appendere una o più scarpe alla finestra, alla porta di casa, nella vetrina del negozio, in una posizione ben visibile, con una frase significativa legata alla tematica della Giornata per l’eliminazione delle violenze contro le donne . E’ un modo per aderire e dare visibilità alla nostra rivolta contro le violenze, di ogni tipo, facendo nostro il movimento ‘ Zapatos Rojos’, in questi giorni di notizie sconcertanti che ancora ci feriscono nel profondo.
“In attesa di Incontrarci in teatro, sabato 25 novembre sera, invitiamo a dare un segno visibile alla nostra solidarietà con le donne vittime di violenze e contro ogni violenza perpetrata – dicono le associazioni organizzatrici -. Da lunedì 20 abbiamo iniziato ad appendere le scarpe, partendo dalla borgata di Pontasserchio, ovunque ci sia volontà di aderire al progetto, anche in altre frazioni del comune di San Giuliano. Al Circolo Arci Casa del Popolo sarà possibile ritirare le scarpe che in questi giorni abbiamo raccolto e colorato di rosso”. Per informazioni: tel. 3470341330 (messaggio Whatsapp, Daniela ) – 3923130853 (messaggio Whatsapp Angela)
“Si tratta di iniziative dal grande significato che assume connotazioni ancora più profonde e drammatiche dopo l’omicidio di Giulia Cecchettin e la frequenza giornaliera con cui in Italia si verificano omicidi e violenze di ogni genere sulle donne – affermano il sindaco di San Giuliano Terme Sergio Di Maio, la vicesindaca e assessora alla Cultura Lucia Scatena e l’assessora alla Parità di genere Lara Ceccarelli -. Dobbiamo rafforzare la sensibilità e la consapevolezza su questo enorme problema sociale, oltre al bisogno di stabilire nuove regole che lavorino sull’educazione e la prevenzione fin dalla giovanissima età.
Inoltre sabato a Vecchiano dalle ore 17,45 di sabato varie associazioni locali appartenenti alla Consulta comunali per la parità e la non discriminazione e del volontariato si riuniranno intorno alle “panchine per la vita” ubicate nelle piazze delle frazioni del territorio per ricordare, insieme all’Amministrazione, l’importanza di questa giornata.
Questa iniziativa, intitolata “Noi mettiAMOci il Cuore”, consiste in momenti di raccoglimento e riflessione che si svolgeranno in simultanea nelle piazze delle panchine con letture, pièce teatrali e musica. Le cinque “panchine per la vita”, che saranno ornate con fiori in rete rossa e nastro tricolore, si trovano rispettivamente: a Filettole in Piazza Allende, ad Avane in Largo Raffaelli, a Vecchiano in Piazza Garibaldi, a Nodica in Piazza 8 Marzo, a Migliarino in Piazza Martiri della Bonifica.
“Lo scopo di questo evento sincrono è infatti quello di favorire la più ampia partecipazione dei cittadini attraverso un appuntamento “sotto casa”, al quale donne, uomini, anziani e giovani saranno invitati a presentarsi indossando il cuore rosso e con una torcia in mano, a simboleggiare il desiderio di riconquistare spazi sicuri dove gli uomini non fanno più male alle donne”, fanno sapere dall’Amministrazione Comunale di Vecchiano (info e dettagli su www.comune.vecchiano.pi.it)
Cos’è ZAPATOS ROJOS:
Zapatos Rojos è, prima di tutto, una chiamata rivolta alle cittadine e ai cittadini per manifestare la propria solidarietà verso le donne che, nel mondo, hanno subito violenza, per le donne uccise o rapite e di cui si sono perse le tracce. E’ una distesa di scarpe rigorosamente rosse che identificano il numero delle violenze, delle morti e dei maltrattamenti che le donne hanno subito nella loro vita. Ogni paia di scarpe rappresenta una storia di paura ma, ancor di più, caratterizza l’enorme forza di volontà di voler combattere tutta questa paura e questo dolore per far sì che questo orrendo fenomeno sia definitivamente sconfitto, che la donna sia rispettata per la bellezza del suo essere. …
Il movimento ha avuto inizio a Ciudad Juárez, città nel nord del Messico dove, a partire dal 1993, centinaia di donne vengono rapite, stuprate e assassinate. Inizialmente si tratta di poche decine di ragazze che poi diventano centinaia e infine una cifra indefinita, tenuta in scarsa considerazione dalle autorità. Si uccidono le donne a Juárez perché si può fare. C’è impunità, c’è una cultura maschilista che non educa al rispetto della donna. Qui è stato utilizzato per la prima volta il termine femminicidio. Ed è qui che, nel 2009, Zapatos Rojos ha preso vita, con un’installazione composta da 33 paia di scarpe realizzata dall’artista Elina Chauvet.
Da lì, si è esteso anche in Italia.
SABATO 25 NOVEMBRE 2023
‘NOI’
Ore 21,00
Teatro Rossini,
Piazza Togliatti Pontasserchio (PI)
Ingresso libero