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Per ridurre le emissioni climalteranti in città occorre realizzare azioni che puntino tutte a ridurre il numero di auto in circolazione, togliendo a questo modo di trasporto anche una parte consistente dello spazio fisico che oggi gli è riservato per darlo all’uso pedonale e alle infrastrutture della mobilità sostenibile: piste ciclabili e linee tranviarie.
Lo sosteniamo da diversi decenni (dai tempi del progetto Systra 1997) e via via dei passi avanti, lentamente, si sono fatti: ora un’ipotesi di tranvia urbana, seppure incompleta e insufficiente a massimizzare i passeggeri trasportati, c’è e si inquadra in un sistema tranviario d’area vasta, iniziando a coinvolgere i comuni limitrofi, non si limita alla linea Stazione-Ospedale Cisanello ma si dirama fino al CNR e aggiunge una nuova linea per Duomo-Stazione San Rossore attraverso via Bonanno. A quanto sappiamo a dicembre dovrebbe uscire un nuovo Bando ministeriale per i finanziamenti, con scadenza per la presentazione dei progetti giugno 2024.
A che punto è il progetto pisano? Secondo La Città ecologica l’Amministrazione dovrebbe andare avanti nella progettazione della rete tranviaria, dotandola delle valutazioni ambientali necessarie e portandolo all’approvazione della Conferenza dei Servizi di tutti gli Enti coinvolti. Solo con un progetto completo e “maturo” è possibile aspirare ai finanziamenti anche oltre i Bandi Ministeriali, come l’esperienza fiorentina dimostra.
La Città ecologica ritiene che il principale limite del progetto comunale è il tracciato troppo esterno al centro storico, principale generatore di domanda di spostamenti, cosa che riduce l’attrattività della tranvia. Per questo proponiamo che il tram passi anche sul lungarno di Tramontana, con una linea da Ponte Solferino a Ponte della Vittoria che consenta di coprire la domanda generata dal centro storico.
Secondo i calcoli a nostra disposizione aggiungendo tale linea da Ponte Solferino a Ponte della Vittoria il numero dei passeggeri/giorno arriverebbe quasi a 33.000 con un incremento di oltre il 14% rispetto al progetto dell’Amministrazione. Tutti i parametri significativi per il finanziamento dell’opera migliorerebbero della stessa percentuale: i passeggeri sul trasporto Pubblico Locale per anno si attesterebbero intorno ai 30 milioni raggiungendo circa il 26% del totale degli spostamenti cittadini, con un aumento del 157% rispetto agli attuali. Gli spostamenti evitati in auto e moto per anno, per effetto del solo TPL, sarebbero quasi 18milioni.
Ancora migliori sarebbero i conti economici con il VAN (Valore Attuale Netto) economico a 25 anni superiore a 100milioni, con un miglioramento di circa il 68% rispetto al progetto dell’Amministrazione. Quindi prioritario è inserire da subito la linea sul lungarno nord. Ma si dovrebbe inserire queste prime linee urbane in una visione che ampli il collegamento tranviario ad altre aree della città, al litorale, a San Giuliano in collegamento tram-treno da San Rossore come primo tratto di un collegamento d’area vasta. Tutta la città, dopo tanti anni di ritardo, sostenga la scelta del tram. Il confronto sia sulle linee, non sulla scelta in sé, che ormai dovrebbe essere scontata.