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Sono già trascorsi dieci giorni dall’evento più drammatico degli ultimi decenni, ma a Marina di Pisa la situazione resta assolutamente critica. Preoccupa il maltempo, e una situazione generale di inerzia e di abbandono – nelle parole di commercianti e abitanti. “A parte qualche piccolo intervento, qui tutto è fermo a dieci giorni fa – denuncia la presidente del Ccn di Marina di Pisa Simona Rindi: la cosa fa impressione, al limite del surreale, non si vede nessuno a lavorare e ripristinare un minimo di decoro. Ho continue segnalazioni di commercianti e residenti, intanto via Repubblica Pisana è ancora chiusa nel tratto che va dalla gelateria fino all’incrocio con via Duodi. Le ghiaie restano sulla strada, e nessuno fa niente. Ci sentiamo abbandonati e lavorare in queste condizioni è impossibile”.
Uno stato d’animo condiviso da Barbara Benvenuti, presidente del direttivo Confcommercio di Marina di Pisa, ancora impegnata nella conta degli ingentissimi danni del bagno Foresta: “Non so darmi una spiegazione, ma dopo la mareggiata nessuno è intervenuto a sistemare quello che è possibile sistemare. Il parcheggio del ristorante Barbarossa è ancora sommerso di ghiaia e di detriti, con un effetto tsunami davvero impressionate. Spero che almeno prima di Natale l’amministrazione intervenga a ripristinare un minimo di decoro”.
Barbara Benvenuti non nasconde i timori di una prossima libecciata: “Saremmo totalmente senza difese, con il rischio di subire ulteriori danni. Intanto non abbiamo certezze sulle modalità per richiedere i ristori. Eppure sarebbe importante saperlo quanto prima, così da documentare adeguatamente i danni e procedere poi con le ristrutturazioni. Ma senza indicazioni tecniche più precise da parte della regione toscana, si rischiano ulteriori rallentamenti”.
“C’è fango ovunque, in alcuni punti di via Repubblica pisana la strada sprofonda e con essa i marciapiedi – conclude preoccupata Simona Rindi: in più, gli alberi non sono stati potati, sporcano strade e fogne e rischiano di spezzarsi con le prossime libecciate. Ci sono tante situazioni critiche, certo non si può continuare a lasciare Marina in questo stato!”.