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Il dominio nazionale “.it” sfonda quota tre milioni e cinquecentomila: il 75% dei registranti è maschio

Si è tenuto presso l’Auditorium della Area della ricerca di Pisa del Consiglio nazionale delle ricerche, il meeting annuale del Registro .it. Il Registro.it è l’anagrafe dei domini internet .it, la targa internet dell’Italia. L’occasione si presenta come il momento per fare il punto su novità tecnologiche e sull’attività svolta nel 2023 e le previsioni per l’anno 2024.

Tra i dati raccolti dallo stesso Registro .it, si rimarca lo sfondamento del tetto dei tre milioni e mezzo di domini con suffisso nazionale “.it”; per l’esattezza sono 3.504.320 (ottobre 2023). Per quello che riguarda i dati per genere la differenza di percentuale non da variazioni di rilievo con quelle del 2022; i registranti maschi si attestano sul 75,16% mentre le femmine stazionano al 24,84%. Per quanto concerne l’età: ambedue i sessi registrano di più tra 42-49 anni (femmine 22,60%, maschi 21,63%).

Il meeting annuale è stato aperto da Marco Conti responsabile di Registro .it e direttore del Cnr-Iit. Tra i relatori vanno ricordati: Peter Van Roste, general manager del  Council of european national top level domain registries (Centr), il prefetto Milena Rizzi dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (Acn),  Anna Vaccarelli di Registro .it, Alessandro Paci del Ministero delle imprese e del Made in Italy (Mimit).

La storia del Registro .it, affonda nel dicembre del 1987; Iana (Internet assigned numbers authority) ha assegnato la gestione del .it al Consiglio nazionale delle ricerche in virtù delle competenze tecniche e scientifiche maturate dai suoi ricercatori, tra i primi in Europa ad adottare il protocollo Ip. E’ nato così il Registro .it, che ha sede all’Istituto di informatica e telematica del Cnr (Cnr-Iit) di Pisa.