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Halloween, il 31 ottobre a Pontedera musica, eventi e attrazioni

E’ stato ufficializzato il programma definitivo della serata di Halloween a Pontedera. Una grande festa cittadina che metterà assieme musica, eventi ed attrazioni, lungo un tragitto che partirà da Pazza Cavour e si snoderà fino al Piazzone. Il via alle 18,30 quando, al calar delle tenebre, la città si trasformerà.

Sarà una serata dove la musica sarà protagonista in due punti: in Piazza Martiri della Libertà quella elettronica con due nomi super conosciuti del panorama artistico, Mario Più e Luca Pechino ( supporto di Massimo Logli e Jacopo Susini ) e in Piazza Cavour dove andrà in scena 90 Rememories, un tuffo dance negli anni dal 1990 al 2000 con dischi rigorosamente in vinile.

Ovviamente la serata sarà a tema Halloween con lo show itinerante della Teddy Bear Company e le paurose creature che percorreranno Corso Matteotti e lo spettacolo Krampus, ispirato alla spaventosa leggenda dei demoni, realizzato da Alfagor, in piazza Curtatone. Tra effetti speciali e figuranti l’invito a chi verrà è ovviamente quello di vestirsi a tema ( per i più piccoli ci sarà anche il truccabimbi ) in una festa cittadina che vuole essere un momento di divertimento e spensieratezza e che coinvolgerà le attività commerciali ( previsti premi per la miglior vetrina e il miglior locale a tema ).

Il programma, promosso da Comune e Fondazione Pontedera per la Cultura, è infatti condiviso dalle associazioni di categoria Confcommercio e Confesercenti col Centro commerciale naturale e ha il supporto di realtà imprenditoriali locali. 

“La forza di Molliccio in Harry Potter consisteva nella capacità di trasformarsi nei timori che ciascuno avvertiva di più. I maghi della Rowling la vincono convertendo la paura nel coraggio di un sorriso – ha scritto il sindaco di Pontedera Matteo Franconi lanciando l’iniziativa sui social – il 31 ottobre a Pontedera proviamo a scacciare le tante preoccupazioni che attanagliano questo tempo, con il calore dei bambini e degli adulti che si ritrovano e stanno insieme nelle nostre piazze. Sembra poco ma è tanto, dovunque, il bisogno di saper condividere luoghi e spazi che sono e devono essere di tutti.