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“Ieri, alla Camera dei Deputati, sono stati respinti tutti gli ordini del giorno relativi al decreto Sud, inclusi quelli per la Toscana sottoscritti dai nostri deputati Riccardo Ricciardi e Andrea Quartini. In questi documenti, si chiedeva una riesame della decisione di erigere nuovi Centri di Permanenza per il Rimpatrio (CPR) in tutte le regioni e rinunciare ad ampliare quelli esistenti. Tale iniziativa del governo potrebbe portare l’Italia a diventare un ampio centro di accoglienza per i profughi in Europa, secondo una prospettiva diametralmente opposta a quanto sostenuto in passato anche da Meloni, che si era espressa contro tale eventualità.” A dichiararlo è Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 stelle in Regione Toscana.
“Questo governo, contrariamente alla propaganda quotidiana, si rivela tragicamente incapace di gestire il fenomeno dell’immigrazione, e ancora prima di comprenderlo. La decisione di diffondere ovunque CPR solleva inoltre gravi preoccupazioni sulla sicurezza. Secondo quanto chiarito dai sindacati di Polizia, sarebbero necessari almeno cento agenti al giorno per ogni nuova struttura. Attualmente, non esiste un piano di assunzioni adeguato per far fronte a questa situazione, il che significa che il personale degli agenti attualmente in servizio dovrà sopperire a questa carenza, e questo potrebbe tradursi in una minore vigilanza nei territori in cui sono localizzati proprio i CPR.
Quel che è peggio è che, a scopo di sicurezza nazionale, si andrà in deroga alle disposizioni normative e amministrative delle regioni, delle province autonome e degli enti locali. Tutti soggetti che saranno estromessi dalla concertazione sui Cpr. Alla faccia della democraticità di questo governo, che diceva di essere per l’autonomia, ma nei fatti si dimostra di ben altra pasta. Il Movimento 5 Stelle continuerà ad opporsi alle politiche di Meloni e ai suoi Cpr su entrambi i fronti, nazionale e territoriale. Abbiamo bisogno di una politica più umana e attenta alle necessità dei cittadini, che risolva davvero il problema dell’immigrazione e che non metta a rischio la sicurezza nazionale nel maldestro tentativo di provarci.”