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Cumuli di rifiuti abbandonati in mezzo ai rovi, dove la vegetazione rende difficile anche il semplice passaggio a piedi. Sette veicoli lasciati nel bosco insieme a frigoriferi, pneumatici, mobili, sedie, sanitari e addirittura residui di amianto.
Era questa la complessa situazione nella zona denominata La Toppa, nel bosco tra Orentano e Villa Campanile, sulla quale il Comune di Castelfranco di Sotto è intervenuto con una maxi operazione di pulizia e rimozione dei rifiuti abbandonati. L’area, purtroppo spesso soggetta al degrado e utilizzata incivilmente come discarica abusiva, è di proprietà privata e gli intestatari dei terreni interessati, più volte richiamati ad intervenire da parte del Comune, non hanno mai rispettato i termini dell’ordinanza che li intimava al ripristino dell’area.
Come previsto per legge, in caso di inadempienza da parte dei diretti interessati, cioè i proprietari, il comune può operare in surroga, cioè sostituirsi ai proprietari del terreno ed effettuare le opere necessarie. E così è avvenuto.
Si è trattato di un’azione di pulizia dai rifiuti molto complicata per la particolare natura del terreno, rappresentato da un bosco poco curato e pieno di rovi.
L’operazione di rimozione dei veicoli abbandonati nel bosco ha comportato però una preventiva pulizia dai rovi, con sfalcio dell’erba, e da altri rifiuti che impedivano il transito di mezzi adatti all’intervento.
È stato quindi creato una sorta di sentiero di circa 70 metri che permettesse di raggiungere quella che, una volta pulita, è diventata una radura tra gli alberi della zona boschiva.
L’operazione ha necessitato un impegno ingente da parte del Comune e dei diversi soggetti ed enti preposti chiamati a collaborare. L’intervento è iniziato a dicembre 2022 per concludersi a settembre 2023. I costi sostenuti saranno rimessi a carico dei proprietari dei terreni, essendo il Comune intervenuto in surroga.
Oltre alla pulizia, nell’area sono state compiute anche varie azioni da parte delle forze dell’ordine con contrasto a fenomeni di illegalità compreso lo spaccio di sostanze stupefacenti.
I sette veicoli abbandonati, dei quali solo quattro erano targati (due autocaravan, una roulotte, una Renault, un’Alfa Romeo, un Range Rover e una Ford Transit), sono stati trattati come rifiuti e destinati alla rottamazione, previa verbalizzazione della Polizia Municipale. Non tutti i mezzi erano riconducibili ai legittimi proprietari, alcuni per mancanza di telaio, altri perché il proprietario è risultato deceduto.
Nella vasta quantità di rifiuti di vario genere raccolti e smaltiti, differenziati per quanto possibile, sono stati rinvenuti anche resti di amianto. Il materiale pericoloso è stato quindi rimosso secondo le disposizioni, attraverso una ditta specializzata.
“È un intervento importante e complesso che è durato anni. Non è stato per niente facile intervenire nel mezzo di un bosco. I veicoli erano nascosti dalla vegetazione – commenta il sindaco Gabriele Toti -. In questo modo si è fatta pulizia di tanti rifiuti e dato anche un contributo concreto al contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti che avviene in quella zona. Molte azioni sono compiute dall’Arma dei Carabinieri, ma anche la Polizia di Lucca e la Guardia di Finanza. Ora abbiamo fatto un passo ulteriore togliendo questi rifiuti che oltre a danneggiare l’ambiente erano anche un punto di riferimento per questi delinquenti”.