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Come un fulmine a ciel sereno, svegliarsi una mattina e trovare un cantiere e una ruspa davanti alla propria attività, resa quasi completamente inaccessibile dall’esterno. E’ quello che è accaduto stamani a Marina di Pisa, in piazza Viviani, davanti al bagno Gorgona e al bar annesso, il Baccano Beach. Una situazione che penalizza fortemente i titolari di queste attività e che trova il direttore di Confcommercio Pisa Federico Pieragnoli assumere una posizione durissima: “Siamo indignati e stufi di assistere a questo modo di procedere degli uffici pubblici, che si muovono sistematicamente come elefanti in una cristalleria. E’ inaccettabile questo rispetto zero per le attività commerciali che, contrariamente a chi siede in cattedre dirigenziali ed è pagato con i soldi delle nostre tasse, ogni giorno debbono sudare e guadagnarsi la giornata per continuare ad andare avanti. Gli uffici pubblici non sanno nulla di commercio, ma soprattutto non hanno alcun rispetto del lavoro e delle necessità di chi rende un servizio essenziale alla cittadinanza”.
“E ora chi pagherà i danni per i mancati incassi di questo ultimo fine settimana di stagione, in pratica tre giorni di lavoro pieni?” – ribadisce Simona Rindi, presidente del CCN di Marina di Pisa, incredula e sgomenta davanti al cantiere: “Raggiungere il bar è una impresa, senza poi considerare il fumo e la polvere che il cantiere inevitabilmente produce. Non verrà nessuno e tutto quello che è stato preparato per i clienti finirà nel cestino. Ora, mi domando come sia possibile procedere in questo modo assurdo, chi sia quello “scienziato” che ha deciso di impedire l’ingresso di una attività commerciale per i tre giorni del fine settimana. Sarebbe bastato informare per tempo, e tutto si sarebbe risolto nel migliore dei modi e senza danni per nessuno. Era tanto difficile?”.
“Non c’è nessuna logica, se non tanta ignoranza e nessun rispetto” – conclude il direttore di Confcommercio: “siamo sempre favorevoli ai lavori di riqualificazione, ma le cose vanno fatte per bene, con la giusta informazione e condivisione. Siamo anche disposti a dare qualche lezione, ma questo modo di fare improvvisato e sconclusionato non è più ammissibile”.