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Si accendono i riflettori su alcune risorse destinate dallo Stato alla mobilità dei cittadini con disabilità e in stato di bisogno che il Comune di Pisa non avrebbe del tutto utilizzato. A porre attenzione su iter e cifre è il gruppo consiliare La città delle persone e lo fa interpellando direttamente l’Amministrazione comunale. Sullo stesso tema anche la consigliera del PD Maria Antonietta Scognamiglio ha depositato un argomento in seconda Commissione permanente, che verrà discusso nelle prossime settimane. Dichiarano i consiglieri Paolo Martinelli, Gianluca Gionfriddo ed Emilia Lacroce: “Nel novembre 2020, il Ministro delle Infrastrutture ha destinato agli enti locali risorse per sostenere i viaggi delle persone con disabilità, impedimenti fisici, a mobilità ridotta e con patologie accertate, nonché in stato di bisogno o appartenenti a nuclei familiari che hanno particolarmente subito gli effetti economici dell’emergenza Covid.
Nello specifico, si tratta di buoni-viaggio per potersi spostare in taxi o ricorrendo a un noleggio con conducente. Sono risorse ricevute, che il Comune di Pisa conferma con una determina del gennaio successivo e che dovevano servire a favorire la mobilità di cittadini e cittadine di Pisa in condizioni di difficoltà o bisogno”. Dopo aver ripercorso l’iter, nell’interpellanza presentata, i consiglieri rivolgono all’Amministrazione Conti un quesito specifico, alla luce di un avanzo di risorse. Proseguono i consiglieri: “Con una determina dello scorso 4 settembre, il Comune verifica un residuo di circa 191 mila euro di somme non erogate riferite a questi buoni viaggio, somme che vanno quindi restituite alla Tesoreria Centrale. All’Amministrazione chiediamo dunque perché il Comune non sia stato in grado di utilizzare queste risorse, che avrebbero potuto aiutare concretamente persone con disabilità, impedimenti motori e in stato di bisogno a spostarsi. Crediamo che il buon uso delle risorse disponibili, l’informazione efficace sulle opportunità destinate alle cittadine e ai cittadini e l’attenzione a chi è più in difficoltà siano un dovere di chi amministra, pertanto chiediamo massima chiarezza su queste risorse non utilizzate”.