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Università di Pisa: una sede unica per il Dipartimento di Scienze Veterinarie

Entro due anni il Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università di Pisa avrà un’unica nuova sede: con una simbolica posa della prima pietra, è stato avviato il completamento dell’area della Clinica Veterinaria Universitaria di San Piero a Grado, un’opera che consentirà di trasferire tutte le attività del Dipartimento di Scienze Veterinarie nell’unica nuova sede di San Piero, sia quelle ancora presenti a Pisa, in viale delle Piagge, che quelle presenti presso il Podere Le Querciole, eliminando i disagi dovuti alla presenza di tre sedi distanti tra loro. A dare il via ai lavori c’erano il rettore Riccardo Zucchi, il prorettore all’Edilizia Francesco Leccese e il direttore del dipartimento Francesco Di Iacovo. Con loro erano inoltre presenti Fabio Bianchi della Direzione Edilizia, responsabile del procedimento e coordinatore dell’intervento, Agnese Bernardoni della stessa Direzione, progettista delle opere e direttrice dei lavori in un team composto da tecnici interni e professionisti esterni all’Ateneo.

“La costruzione della nuova sede del Dipartimento di Scienze Veterinarie a San Piero a Grado è inserita nel Piano di sviluppo pluriennale edilizio e patrimoniale UNIPI 2030, che prevede la costruzione di un polo integrato per tutte le funzioni didattiche, laboratoriali, di ricerca e amministrative – ha dichiarato il rettore Riccardo Zucchi

Quest’opera rappresenta un ulteriore contributo allo sviluppo della dotazione infrastrutturale della nostra Università ed è il primo passo per la creazione di un Polo Veterinario Toscano a Pisa”. “Il nuovo Dipartimento di Scienze Veterinarie va ad arricchire un patrimonio edilizio che attualmente conta 20 strutture dipartimentali, distribuite su 110 edifici, inseriti nel territorio del Comune di Pisa – ha aggiunto il prorettore all’edilizia Francesco Leccese – Alcuni di questi sono edifici storici di grande pregio collocati nei quartieri del centro, altri sono edifici di recente costruzione collocati in varie zone della città o nelle immediate vicinanze. Si tratta di circa 350.000 metri quadrati di spazi dedicati alla didattica, alla ricerca e alle attività amministrative (aule, laboratori, uffici, biblioteche, servizi ausiliari e di supporto)”.

Cuore principale dell’opera è il nuovo polo didattico, con 16 aule per un totale di 1.006 posti banco, 4 laboratori didattici, 1 aula informatica, una sala anatomica, una sala necroscopia, una sala studio con 96 sedute, una biblioteca con 40 posti lettura, una sala relax e un locale per bar e mensa. Il fabbricato dipartimentale, destinato in particolare alle attività di ricerca, prevede 26 laboratori di ricerca, uffici e sale riunioni. Saranno inoltre realizzati un caseificio didattico, lo stabulario per le attività di ricerca e spazi per ricovero animali. L’area dell’intervento ha una superficie di circa 60.000 metri quadrati, e prevede la realizzazione di fabbricati per una superficie complessiva pari a oltre 13.000 metri quadrati, 36.000 metri quadrati di area a verde, oltre a circa 4.300 metri quadrati di superficie a parcheggio.

Per l’intervento è previsto un costo complessivo di 45.500.000 di euro. I lavori sono stati aggiudicati all’impresa ITI Impresa generale, vincitore della gara pubblica europea con la quale è stata affidata la realizzazione dell’opera. L’opera usufruisce di un cofinanziamento ministeriale di € 17.000.000, grazie alla partecipazione a cura della Direzione Edilizia di Ateneo a un bando pubblico rivolto a tutte le università nazionali. La fine dei lavori è prevista per il mese di luglio 2025.

Il progetto è stato particolarmente curato dal punto di vista degli aspetti energetici, ambientali e di sostenibilità. Gli edifici saranno infatti performanti dal punto di vista energetico, trattandosi di fabbricati NZEB (nearly zero energy building), dotati di pannelli fotovoltaici integrati con la copertura, pompe di calore, campo di sonde geotermiche, recupero delle acque meteoriche. Le facciate soggette all’insolazione estiva saranno protette mediante portici, elementi frangisole, griglie con rampicanti caduciformi per garantire l’apporto solare gratuito invernale. 

Molto curato è stato anche il progetto delle aree a verde, fruibili anche come spazi di relazione e studio all’aperto: considerata l’alta valenza ambientale della zona, collocata all’interno del Parco Regionale San Rossore, Migliarino, Massaciuccoli, il progetto dell’area a verde ha favorito l’integrazione con la destinazione del complesso e privilegiato l’impiego di piante che avessero un legame con la vegetazione autoctona o naturalizzata del Parco stesso.