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Sono al via i lavori per la realizzazione del nuovo polo didattico di Ingegneria che, con consegna prevista a metà 2025, si estenderà su una superficie coperta di oltre 1.100 metri quadri e avrà 11 aule per un totale di 1.200 posti banco e una sala studio con 112 sedute. La prima pietra dell’edificio, che è posto all’interno dell’area di Ingegneria di via Diotisalvi, raggiungibile anche da via Giunta Pisano, è stata posata mercoledì 5 luglio dal rettore Riccardo Zucchi, dal prorettore all’Edilizia, Francesco Leccese, dal presidente della Scuola Interdipartimentale di Ingegneria, Gabriele Pannocchia, e dai direttori dei tre Dipartimenti di Ingegneria, Andrea Caiti (DII), Rocco Rizzo (DESTEC) e Maria Vittoria Salvetti (DICI). Con loro erano inoltre presenti il professor Luca Lanini, coordinatore del gruppo di professori dell’Ateneo che ha predisposto la progettazione dell’opera, Fabio Bianchi della Direzione Edilizia, che è il responsabile del procedimento e coordinatore dell’intervento, Michela Bertini della stessa Direzione, che si occupa della direzione dei lavori in un team composto da tecnici interni e professionisti esterni all’Ateneo.
Il progetto, inserito nel Piano di sviluppo urbanistico dell’Università di Pisa, mira a potenziare i servizi didattici a disposizione degli studenti Unipi, in questo caso soprattutto dell’area di Ingegneria, sia dal punto di vista della qualità e quantità delle strutture, sia sotto l’aspetto della sicurezza. Il nuovo polo sarà dotato di 7 grandi aule, con 1.073 posti banco, e 4 aule più piccole; una sala studio con 112 sedute, che sarà autonoma e separata dal resto dell’edificio e con portineria, in modo da rendere più facile ed economica la sua apertura anche indipendentemente dagli orari del polo; altri 87 posti lettura ricavati negli spazi di distribuzione. Nei circa 2.000 metri quadrati che delimitano la superficie del lotto saranno ricavati spazi verdi e percorsi dedicati alla completa accessibilità all’edificio, mentre in un’area limitrofa sarà realizzato un parcheggio a uso del fabbricato.
L’edificio è stato progettato in conformità alle recenti disposizioni in tema energetico (trattasi di fabbricato NZEB, Nearly Zero Energy Building) e in tema ambientale. Gli impianti meccanici saranno infatti alimentati tramite pompe di calore e sarà installato un impianto fotovoltaico in copertura.
Per l’intervento è previsto un costo complessivo di 14 milioni di euro, con un cofinanziamento ministeriale di 2,8 milioni di euro ottenuto grazie alla partecipazione a cura della Direzione Edilizia dell’Ateneo a un bando pubblico rivolto a tutte le università nazionali. La realizzazione dell’opera è stata affidata al Consorzio Ar.Co., vincitore della gara pubblica europea di appalto.
“La realizzazione del nuovo Polo didattico di Ingegneria – ha dichiarato il rettore Riccardo Zucchi – fa parte del Piano di sviluppo pluriennale edilizio e patrimoniale “UNIPI 2030”, che prevede la costruzione di nuovi poli didattici e nuove strutture dipartimentali e di ricerca. Vi anticipo che la prossima settimana poseremo la prima pietra anche agli edifici che andranno a completare l’area di Veterinaria di San Piero a Grado. Queste opere andranno ad arricchire il patrimonio infrastrutturale dell’Università e metteranno a disposizione dei nostri studenti, oltre che di tutta la comunità accademica, spazi e servizi moderni e funzionali”.
“Già adesso – ha continuato il prorettore all’Edilizia, Francesco Leccese – l’Ateneo dispone di circa 400 aule per la didattica, distribuite in 27 edifici inseriti nel tessuto urbano della città. Alcuni sono edifici storici di grande pregio collocati nei quartieri del centro, altri sono poli didattici di recente costruzione collocati in varie zone della città. Oggi gli studenti possono usufruire di circa 25.000 posti a sedere dedicati alle attività didattiche e laboratoriali, per una superficie complessiva di spazi dedicati alla didattica – tra aule, laboratori, biblioteche e servizi – di circa 70.000 metri quadrati. Nell’ultimo quadriennio tali spazi hanno avuto un tasso di incremento annuo del 5%”.