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Il vicepresidente Niccolini: “autotrasportatori e imprese sono schiacciati dall’incremento dei costi di covid, guerra e pressione fiscale: diciamo no al pedaggio per i mezzi pesanti”
“Non ci vuole molto capire che la Fi-Pi-Li continuerà a peggiorare e che si dovrà accelerare verso il rafforzamento per renderla all’altezza delle esigenze di una vastissima area che dalla Costa tirrenica arriva fino alla Toscana centrale”, è il grido lanciato da Casartigiani, associazione di categoria piccoli imprenditori e artigiani, per mezzo del presidente provinciale di Pisa Andrea Galli.
“Stiamo assistendo a quella che ormai è una situazione insostenibile – prosegue l’esponente dell’associazione di categoria di artigiani e piccoli imprenditori -, soprattutto per chi percorre giornalmente o diverse volte a settimana questa arteria diventata ormai una pericolosa “trappola” che non solo causa ritardi e disagi agli autotrasportatori, e quindi alle imprese, ma mette anche a rischio l’incolumità dei conducenti”.
“Solo nelle ultime due settimane sono successi incidenti di estrema gravità, con un morto ed un eroico salvataggio in extremis di un uomo rimasto intrappolato nell’auto incendiata, senza contare gli episodi “minori”, per modo di dire, che si sono alternati in questi giorni. Essi si accumulano ad una enorme lista di altre spiacevoli esperienze alternatesi negli ultimi anni, periodi in cui la Fi-Pi-Li ha subito un grosso incremento di traffico che la rende inadeguata per un territorio popoloso e denso di attività produttive come l’asse del Valdarno”.
“Non entriamo nel merito tecnico di come deve essere un’infrastruttura del genere, ma va da se che ci sia bisogno di rafforzamenti per mezzo di un poderoso ampliamento e sicuramente migliorando i pericolosi svincoli ed ingressi/uscita che si alternano”.
E il riferimento è in particolare per quelli di Pontedera-Ponsacco e Montopoli. “Parliamo delle porte di ingresso e uscita dei comprensori della Valdera e del Cuoio, due aree che rappresentano il motore produttivo della Provincia e della Toscana e dove insistono una notevole quantità di industrie e di una vastissima presenza di piccole e medie imprese, di artigiani che ovviamente creano attrattività di mezzi”.
La questione di una nuova Fi-Pi-Li ha generato anche un dibattito sulla possibilità di un pedaggio, soprattutto per i mezzi pesanti, ma su questo Casartigiani è ferma nella sua posizione.
“Intanto dobbiamo partire dal principio che i costi di investimento su un’opera del genere non devono ricadere su nessuno, a partire dagli autotrasportatori – spiega il vicepresidente Casartigiani Nicola Niccolini -: sono mezzi che trasportano economia, sia chiaro, e in questo c’è solo del positivo, essi rappresentato un importantissimo mezzo di collegamento del vasto processo tra produzione e vendita, soprattutto laddove si può arrivare solo con il trasporto su gomma, penso in particolare a quelle aree di Valdera e Valdarno che si possono raggiungere esclusivamente su strada. I costi per il comparto, come per artigiani e piccole imprese, sono diventati insostenibili tra post-covid, guerra e carico fiscale”.
“Inoltre – puntualizza e conclude Niccolini -, con un pedaggio si rischierebbe un effetto a catena sull’uso di percorsi alternativi che andrebbero ad impattare sulla viabilità alternativa e sui centri abitati”.