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Sono rivolte a formare geometri e periti laureati i due nuovi corsi di laurea a orientamento professionale che l’Università di Pisa, attraverso il Dipartimento di Ingegneria civile e industriale (DICI) e la Scuola di Ingegneria, attiverà dall’anno accademico 2023-2024. I corsi sono stati presentati giovedì 13 luglio, a Palazzo alla Giornata, dal rettore Riccardo Zucchi, dal prorettore alla Didattica, Giovanni Paoletti, dal direttore del DICI, Maria Vittoria Salvetti, dal vice presidente della Scuola interdipartimentale di Ingegnera, Sauro Filippeschi, da Antonio Benvenuti, in rappresentanza dei Collegi dei geometri e geometri laureati delle Province di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara, da Giorgio Falchi, presidente dell’Ordine dei periti industriali di Pisa in rappresentanza degli Ordini dei periti industriali e dei periti industriali laureati delle province di Pisa, Firenze, Arezzo, Massa, Lucca, Livorno, Grosseto, Pistoia e Prato, da Andrea Madonna, presidente dell’Unione industriali pisana, da Luigi Pino, presidente di Confapi Toscana, e da Paola Martelli, direttrice del Consorzio Formetica. Erano inoltre presenti alcuni dei docenti che si sono fatti promotori dell’iniziativa, Leonardo Bertini, Gionata Carmignani, Francesco Frendo e Massimo Losa.
I nuovi corsi di laurea, a numero programmato, offrono un percorso alternativo alle lauree triennali, non mirato allo sbocco nelle lauree magistrali, quanto a favorire un inserimento diretto e rapido nel mondo del lavoro, con un perimetro di interesse esteso all’intero bacino regionale. Per dare una risposta concreta alla domanda di queste figure espressa dal territorio, i due profili professionali sono stati definiti in stretta sinergia con le organizzazioni dei rispettivi ambiti e con la collaborazione di alcuni istituti di istruzione superiore.
Il corso di laurea in “Tecniche per le costruzioni civili e la gestione del territorio” ha l’obiettivo di formare una figura tecnica connotata da competenze specifiche negli ambiti delle costruzioni edili e civili, nonché nella gestione e nel controllo del territorio. Tali competenze spaziano dalle tecniche di rilevamento topografico digitale a quelle per la gestione di banche dati catastali e demaniali, dalla progettazione e grafica digitale alla consulenza tecnica su problematiche di diritto di proprietà, dalle tecniche di gestione del cantiere alla redazione di pratiche edilizie. Le conoscenze acquisite saranno sviluppate all’interno di laboratori progettuali e messe in pratica durante il periodo di tirocinio, da svolgere presso aziende, enti pubblici o privati, studi professionali e realtà industriali interessate al profilo. Alla fine, il laureato potrà iscriversi all’Albo professionale dei geometri laureati e sarà abilitato a esercitare la professione, sia libera che come dipendente in enti pubblici e privati, aziende e studi tecnici.
Il corso di laurea in “Tecniche per la meccanica e la produzione” ha l’obiettivo di formare una figura professionale dotata di competenze tecnico-ingegneristiche nel settore della meccanica (disegno, tecnologie, materiali, elementi di progettazione meccanica), completate da conoscenze sui sistemi produttivi, relative alla gestione degli impianti e agli aspetti di qualità e sicurezza, al fine di potersi inserire sia nelle aree tecniche di sviluppo del prodotto di grandi realtà, sia nelle aree produttivo-logistiche delle piccole e medie imprese. Il percorso prevede oltre alla formazione di base un numero cospicuo di laboratori e, al terzo anno, un’ampia attività di tirocinio, per 48 crediti formativi, nelle aziende convenzionate, che potranno spaziare dall’industria della carta a quella del marmo, dal settore automotive alla cantieristica navale. Alla fine del percorso, il laureato otterrà l’abilitazione all’esercizio della professione di perito industriale laureato nel settore di specializzazione “Meccanica ed efficienza energetica”.
Le dichiarazioni
Il rettore Riccardo Zucchi:
Istituite dal Ministero nel 2018 in forma sperimentale e poi in via definitiva nel 2020, le lauree a orientamento professionale, anche dette ‘professionalizzanti’, hanno lo scopo di formare figure professionali che possano trovare immediata collocazione nel mondo del lavoro e in particolare delle imprese.
Sono perciò strettamente connesse al tessuto economico-produttivo locale. Queste due lauree, le prime nel nostro Ateneo, sono nate per rispondere a un’esigenza manifestata dalle rappresentanze degli ordini professionali dei geometri e dei periti e dalle associazioni industriali del territorio, che ringrazio anche per il supporto nella definizione del percorso formativo e per quello che daranno nello svolgimento vero e proprio delle lauree. Attraverso iniziative come questa, l’Università di Pisa vuole ampliare e rendere strutturali le collaborazioni con le realtà produttive dell’intera area regionale, diventando il fulcro dello sviluppo del nostro territorio.
Il direttore del DICI, Maria Vittoria Salvetti:
Le lauree hanno l’obiettivo di creare una figura collocabile immediatamente e direttamente nel mondo del lavoro e, per questo, sono caratterizzate da una parte importante di attività ‘sul campo’, tramite laboratori e tirocini. Per questo, non sono in competizione, ma costituiscono un percorso alternativo rispetto alle attuali lauree triennali ‘tradizionali’, ampliando così l’offerta formativa del nostro Ateneo nell’ambito dell’Ingegneria. Le due lauree afferiscono al Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale, di cui sono direttrice, ma, come tutta la didattica nell’area dell’Ingegneria, la loro nascita è frutto di un processo e di uno sforzo condiviso nell’ambito della Scuola di Ingegneria, e, in particolare, nei settori dell’ingegneria civile e meccanica. Un grazie particolare va ai docenti proponenti, che si sono fatti carico anche di seguire l’iter burocratico, i professori Leonardo Bertini, Gionata Carmignani, Francesco Frendo e Massimo Losa.
Il rappresentante dei Collegi dei geometri e geometri laureati delle Province di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara, Antonio Benvenuti:
Siamo arrivati al termine di un percorso molto lungo ma che possiamo concludere con il lieto fine. Ho il piacere di parlare a nome dei presidenti dei quattro Collegi coinvolti, Pisa, Massa, Lucca e Livorno, e desidero ringraziarli per il grande lavoro di questi anni, così come ringrazio l’Università di Pisa e il Dipartimento di Ingegneria civile e industriale. L’istituzione di questo corso di laurea professionalizzante concede l’abilitazione alla professione, ma non solo: aumenta il livello e la qualità di preparazione dei geometri del futuro, agevolando l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro. Un ruolo decisivo l’ha avuto anche il Consiglio nazionale geometri e geometri laureati, che nel 2016 ha proposto di presentare un disegno di legge per l’istituzione delle lauree professionalizzanti abilitanti. E un ruolo decisivo lo avranno proprio i Collegi dei geometri: tra laboratori e praticantato, contribuiranno attivamente alla formazione degli studenti. La nostra professione è chiamata a muoversi in un contesto che cambia e si configura come fondamentale nei temi di pertinenza legati alla vita quotidiana delle persone. Investire concretamente nella formazione consente di migliorare la nostra società e noi ci crediamo molto. Da ultimo, ma non per
importanza, desidero dedicare un pensiero al professor Luciano Modica, che fin dall’inizio si è speso molto per questo progetto, dando un contributo impossibile da dimenticare.
Il presidente dell’Ordine dei periti industriali di Pisa in rappresentanza degli Ordini dei periti industriali e dei periti industriali laureati delle province di Pisa, Firenze, Arezzo, Massa, Lucca, Livorno, Grosseto, Pistoia e Prato, Giorgio Falchi:
Le lauree professionalizzanti abilitanti sono per noi un’opportunità e una prova della capacità di mobilitarsi per favorire l’accesso e il rinnovamento della nostra categoria. Quindi ben vengano l’istituzione di lauree come quelle presentate oggi, per cui vorrei ringraziare il Dipartimento di Ingegneria Civile e in particolare i professori Francesco Frendo, Leonardo Bertini e Gionata Carmignani per l’impegno profuso.
La nostra categoria professionale sarà fortemente coinvolta nell’attuazione pratica del progetto formativo, attraverso la messa a disposizione di docenti/tutor e di professionisti di comprovata esperienza per accogliere i laureandi per lo svolgimento dei tirocini formativi, che giocano un ruolo chiave occupando ben 48 dei 180 CFU complessivi. Designeremo anche una persona di riferimento che svolgerà la funzione di referente verso il consiglio del corso di studio. Per l’espletamento della prova finale, che ha valore abilitante ai fini dell’iscrizione ai nostri albi, metteremo a disposizione i professionisti per la costituzione delle commissioni di laurea.
Il presidente dell’Unione industriali pisana, Andrea Madonna:
È noto che uno dei problemi principali delle aziende, e quindi del Paese, è la grande difficoltà a reperire le persone che con la loro professionalità facciano funzionare il nostro sistema produttivo mantenendolo ai livelli di eccellenza che tutto il mondo ci riconosce. Per questo una delle attività caratterizzanti della nostra azione è colmare questa lacuna lavorando molto sulle scuole, a partire dalle medie, sugli istituti tecnici, le università e gli Its con una focalizzazione particolare per le ragazze. Ecco che un percorso di laurea professionalizzante su “Tecniche per la meccanica e la produzione” si adatta bene alle esigenze aziendali e, con l’importante ruolo didattico che viene dato al tirocinio effettuato nelle imprese e all’attività di docenza riconosciuta alle stesse, costituisce un importante strumento occupazionale per i giovani che saranno facilitati nell’inserimento lavorativo vista anche l’importanza nel nostro territorio del settotre metalmeccanico.
Il presidente di Confapi Toscana e Confapi Pisa e del Tirreno, Luigi Pino:
Un grande traguardo raggiunto dopo quattro anni di lavoro che si concretizza in un ambizioso progetto formativo. L’idea del corso di laurea nasce da un’analisi conoscitiva sui fabbisogni formativi professionali delle piccole e medie imprese della zona nel settore metalmeccanico e manifatturiero: l’analisi ha confermato la forte carenza di operatori tecnici specializzati che le imprese ci segnalano quotidianamente. Abbiamo cercato, insieme anche agli imprenditori della categoria UnionMeccanica, di dare il nostro contributo per trovare una soluzione di sistema.
In un’ottica più ampia, questo corso avrà anche una ricaduta positiva sull’economia del nostro territorio perché, di fatto, le figure formate inizieranno il loro percorso lavorativo nelle imprese limitrofe, diminuendo il numero dei laureati che si spostano in altre città per motivi di lavoro e generando quindi un circolo virtuoso economico e sociale che giova a tutti.