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A Palazzo Toscanelli la mostra “Luminara – Devozione popolare tra Medioevo e Barocco”

Una nuova e inedita esposizione pronta ad accogliere cittadini, turisti e visitatori in occasione delle celebrazioni del Giugno Pisano, dedicata a uno degli appuntamenti più attesi: la Luminara di San Ranieri. Si terrà nella cornice di Palazzo Toscanelli, dal 9 al 30 giugno, la mostra “Luminara – Devozione popolare tra Medioevo e Barocco”, a cura dell’Archivio di Stato di Pisa con il supporto di Confcommercio Provincia di Pisa.
La mostra ripercorrerà, attraverso documenti e prospetti, la storia della secolare tradizione pisana. Nella cornice storica di Palazzo Toscanelli (Lungarno Mediceo 17), saranno esposti documenti e prospetti che, dal 1318 alla fine dell’Ottocento, testimoniano una devozione popolare che nei secoli ha acquisito i caratteri di una celebrazione civica, un momento tradizionale di festa e di intrattenimento che stupisce ancora per la sua spiccata teatralità barocca atta a ricreare prospettive e forme illusorie.
“La mostra traccerà la storia di quello che possiamo definire l’illuminamento cittadino celebrativo” spiega la direttrice dell’Archivio di Stato di Pisa Jaleh Bahrabadi “una ricerca delle origini della Luminara come la conosciamo oggi, visto che si tratta di una tradizione popolare che non è basata su tracce e regolamenti effettivi e che costituisce un patrimonio immateriale della città. Un lavoro che auspichiamo possa costituire la base per una futura candidatura della Luminara a Patrimonio Immateriale dell’Unesco”.
“La Luminara è un evento unico al mondo e dobbiamo lavorare per farla conoscere maggiormente comunicando ogni iniziativa con congruo anticipo per consentire agli operatori un’adeguata promozione e programmazione. Eventi di livello come questo permettono di promuovere Pisa anche al di fuori dei tradizionali percorsi turistici” afferma il direttore di Confcommercio Pisa Federico Pieragnoli.
In mostra, le tracce storiche delle tradizionali “illuminazioni” che accompagnavano momenti di particolare rilievo cittadino durante tutto il Medioevo, a Pisa e nei territori soggetti, a partire dal Breve Portus Kallaretani, statuto riccamente miniato con il quale, nel 1318, il Comune di Pisa stabiliva l’assetto del proprio dominio sulla città di Cagliari e nel quale si fa menzione proprio della “Luminara” da effettuarsi, analogamente a ciò che avveniva a Pisa, per le celebrazioni di S. Maria Assunta in territorio sardo.
A seguire, i “ricordi” e le “memorie” di cronachisti e viaggiatori che tra ‘500 e ‘600 descrissero in presa diretta le varie e sfarzose edizioni della “Luminara”, per l’arrivo del Granduca Ferdinando nel 1587, per quello di Vittoria della Rovere del 1638, fino ad arrivare alle celebrazioni per la traslazione delle reliquie di S. Ranieri del 1688 che sono da considerarsi il primo esempio di illuminazione scenografica dei Lungarni così come giunta fino a noi. Per finire, alcuni progetti di “maschere”, oggi conosciute come “biancheria”, per la decorazione di Palazzo Reale e Palazzo Vitelli, provenienti dall’Archivio di Stato di Firenze, che mostrano della particolare cura e dell’inventiva architettonica destinata ad impressionare cittadini e turisti.
La mostra sarà inaugurata da un concerto nella serata di apertura in collaborazione con l’Associazione Fanny Mendelssohn, con Francesco Di Rosa, oboe, Paolo Ardinghi, violino, Niccolò Corsaro, viola, Leonardo Giovannini, violoncello.
Orari e modalità di apertura: da lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e nei pomeriggi di tutte le domeniche e del 17 giugno. Entrata libera e gratuita.