Pontedera, la “beffa” di Gubbio come punto di partenza in prospettiva futura

Il tempo fa il suo dovere, cicatrizza le ferite anche le più sanguinanti. Il Pontedera si lecca le ferite dopo il pareggio maturato domenica scorsa a Gubbio costata l’eliminazione dai playoff. Il gol costato l’estromissione dalla fase nazionale della post-season è per certi versi surreale, questo non ha fatto altro che alimentare delusione, amarezza e frustrazione. Il passare dei giorni in ogni caso permette di avere lucidità e ripensare con orgoglio sull’ottimo percorso condotto in questa stagione. I granata nell’anno in cui hanno condotto il maggior numero di cambiamenti, in tutti i settori dando l’addio a figure importanti e per certi versi iconiche della società ha saputo fare un salto di qualità importante.

Il tutto avvenuto nonostante un avvio di stagione tutt’altro che positivo, operando il cambio di guida tecnica, l’arrivo di Max Canzi è stato sicuramente una scossa positiva a tutto l’ambiente. I risultati, le prestazioni e la coesione mostrata dal gruppo. Poi ci sono i numeri, record di vittorie consecutive in stagione, i 60 punti maturati nella regular season che ha permesso di ottenere il sesto posto in graduatoria e giocarsi a testa alta i playoff. Il futuro? si parte dall’impegno del socio di maggioranza Rosettano Navarra e dal possibile ingresso in società di Enrico Lenzi ex patron della Pecciolese e attualmente al Real Forte Querceta. Le conferme già ufficiali fino al 30 giugno del 2024 nell’ordine del direttore sportivo Moreno Zocchi, di mister Massimiliano Canzi e dei calciatori: Espeche, Perretta, Guidi, Martinelli, Nicastro. Non male come partenza, adesso si lavorerà in tutte le direzioni con lo stesso entusiasmo e voglia, unita a quella programmazione che ha prodotto risultati fin qui.