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Dopo due incontri territoriali e alcune attività di tutoraggio (mentoring) online, è tempo di accogliere per il tirocinio (intership) residenziale alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, da martedì 9 a giovedì 11 maggio, il primo gruppo di circa 120 partecipanti al progetto MeMo (Merito e Mobilità Sociale), selezionati in base al merito e alla provenienza da contesti di possibile fragilità economica e sociale. Si tratta di studentesse e di studenti frequentano le quarte superiori in scuole di tutta Italia.
Il simbolo di questa edizione di MeMo è una gomma per cancellare, per ricordarsi che, a 17 anni, le scelte possono essere scritte e riscritte, pensate e ripensate, cambiate e discusse, mettendosi sempre in gioco in prima fila, per cimentarsi nel raggiungimento anche delle sfide e dei traguardi più impensabili. Il filo conduttore dei quattro momenti (meravigliare, esplorare, motivare, orientare) è la volontà di mettersi in discussione.
Il programma residenziale, inoltre, è stato pensato in maniera tale da provare a rispondere a quattro obiettivi fondamentali che sottendono la filosofia che sta dietro l’acronimo Memo: meravigliare, esplorare, motivare, orientare. Le persone capaci di fare la differenza, come i partecipanti selezionati, devono avere la possibilità di meravigliare, ad esempio scoprendo tematiche attuali del mondo contemporaneo come gli obiettivi di sviluppo sostenibile (martedì 9 maggio); di esplorare, discutendo sul futuro della robotica nei diversi campi di applicazione e guardando come nasce un robot (mercoledì 10 maggio); di motivare, comprendendo la realtà moderna delle nostre istituzioni ma anche i meccanismi che ci spingono a fare scelte, magari nei “cammini meno battuti” (mercoledì 10 maggio). Infine l’obiettivo è quello di insegnare a orientare, attraverso una migliore conoscenza di sé stessi, come individui e futuri professionisti, come medici, anche attraverso gli strumenti dell’intelligenza emotiva (giovedì 11 maggio).
Il primo gruppo atteso a Pisa incontrerà docenti, ricercatrici, ricercatori e personaggi di spicco per discutere insieme di temi come modernità, futuro, scelte consapevoli. Le studentesse e gli studenti selezionati per MeMo mostrano infatti notevoli capacità e conseguono ottimi risultati anche a livello extra scolastico, eppure potrebbero non sfruttare per intero le loro potenzialità, in considerazione del contesto di provenienza. Su quest’ultimo punto il progetto MeMo cerca di intervenire, offrendo strumenti, (in)formazione ed esperienza condivisa per una scelta più consapevole verso gli studi universitari, grazie anche all’esperienza di circa 70 tra allieve e allievi tutor della Scuola Superiore Sant’Anna, in collaborazione con la Scuola Normale Superiore e la Conferenza dei Collegi Universitari di Merito.
Il programma dei tre giorni residenziali è stato studiato affinché sia possibile sperimentare lezioni partecipate, esperienze laboratoriali, momenti di scambio aperto con docenti e personalità di spicco, con il duplice obiettivo di condividere tematiche di attualità, ma anche di raccontarsi nei propri percorsi di studio e lavoro. Un tassello importante per raggiungere una maggior consapevolezza dei percorsi e delle scelte sta anche nella possibilità di vedere da vicino la realtà universitaria, vivendo il collegio e incontrando ricercatrici e ricercatori, studentesse e studenti anche nei momenti conviviali. L’approccio è quello della cosiddetta “educazione tra pari” (“peer to peer education”) e, per questo motivo, il programma vede la partecipazione di molti giovani docenti, ricercatrici e ricercatori ma anche di protagonisti del mondo dei social media in grado di intercettare bisogni e canali comunicativi adatti ai ragazzi, così da rendere più efficace il messaggio di MeMo.